www.ilsole24ore.com: L'assemblea degli azionisti di Telecom Italia ha votato sì all'approvazione del bilancio 2010. In assemblea, al momento del voto, erano presenti soci in rappresentanza del 50,04% del capitale e il via libera è arrivato a larga maggioranza: contro l'approvazione del bilancio si è espresso il 10,47% del capitale rappresentato, mentre lo 0,43% ha deciso di astenersi.
Gabriele Galateri di Genola ha aperto i lavori della sua ultima assise quale presidente del gruppo tlc. Galateri, infatti, è da poco stato designato quale nuovo presidente di Generali. I soci presenti nell'auditorium, a metà giornata, sono saliti a 100, rappresentando il 50,13% delle azioni. In avvio dell'assise degli azionisti, leggendo il libro soci, Galateri ha ricostruito la mappa dell'azionariato. Telco detiene il 22,402% del capitale, Findim il 4,989%, Brandes il 4,015%, Blackrock il 2,887%, Alliance Bernstein il 2,065% e Bnp Paribas il 2,531 per cento.
La prima parte dell'adunanza ha visto gli interventi del management: Galateri ha ricordato che la Telecom «del prossimo triennio che avete davanti a voi è un'azienda più sana ed equilibrata». Dal canto suo il ceo Franco Bernabé ha sottolineato l'importante risultato di aver fatto «chiarezza sul ruolo della rete». «Non intendiamo rinunciare - ha detto - al nostro ruolo centrale di imprenditori dell'infrastruttura di rete. (...) Intendiamo mantenere la gestione operativa dell'attività».
Gli obiettivi sul debito
Bernabè, inoltre, ha ricordato il risultato raggiunto sul fronte del debito, ridotto di quasi 4,5 miliardi, con un rapporto debito/ebitda che «tende ad avvicinarsi a quello dei competitor internazionali». L'obiettivo è ridurre il debito «a 25 da 31,5 miliardi». Secondo il manager nell'arco dei prossimi
anni verranno registrati 12 miliardi di cassa netta. Sul fronte della riduzione dei costi il ceo ha confermato di voler arrivare a ridurre «al 64% il rapporto tra costi e ricavi nel 2013, dal 67% del 2010».
Rispetto alla vicenda di Luca Luciani, indagato dalla Procura di Milano nell'ambito dell'indagine sulle sim false, e candidato dai soci Telco a ricoprire la carica di futuro direttore generale del gruppo, Carlo Marchetti ha sottolineato (in risposta alla Consob) che «non c'è necessità di intraprendere provvedimenti "urgenti" e "sommari" nei suoi confronti».
Findim e Asati contro l'approvazione del bilancio
Al di là di queste, pur rilevanti, questioni l'attesa dell'assemblea ovviamente era per le possibili schermaglie tra i diversi azionisti e consiglieri. Il «la» l'ha dato la Findim di Fossati che deciso di votare contro l'approvazione del bilancio 2010 «perché carente - ha affermato un rappresentante della finanziaria- delle informazioni obbligatorie per capire le esatte relazioni di controllo» tra Telecom e i suoi azionisti, in particolare Telco.