11 aprile 2011

Esternalizzazione Vodafone: Chiedo scusa a mia moglie - I 341 Traditi -

Ciao Claudia,

so che stai lavorando. ti rubo solo un minuto. Mi dispiace di essere tornato a casa stanotte alle 3 e un quarto. Sapevo di dover aiutare per qualche ora mio fratello, che non vedevo da 4 mesi. Eppure sono uscito dall'ufficio quando tutti i negozi erano già chiusi da un pò.

Mi spiace come tutte le volte in cui mi hai aspettato per cenare, per uscire di sabato o domenica, per fare la spesa, rassettare casa, fare semplicemente due passi al sole. Da mesi.

Certo, dovrei chiedere scusa anche ai miei genitori per lo stesso motivo, a tutti i miei amici, compreso quel vecchio compagno di scuola. Ti ricordi? gli ho promesso mesi fa di uscire una sera durante la settimana per prendere una birra. Nicola.. non lo vedevo dalle scuole elementari. Aspetta ancora da Ottobre una mia telefonata.

Ti chiedo scusa per i miei silenzi, i miei mal di testa, i miei improperi notturni.

Per averti fatta scappare Lunedì scorso, lasciando in ospedale i tuoi pazienti, mentre cercavi un antidolorifico. Mi hai trovato a terra, in ufficio, con le coliche da colon a pezzi per stress. Eri spaventata a morte senza motivo.

Dovrei chiedere scusa anche a tutti i miei colleghi, per il mio pessimo carattere, per tutte le volte che ho urlato e perso la pazienza per sciocchezze, per stupidagini di "vitale importanza". Cose del quale, al di fuori di queste quattro mura di cartongesso e neon non può importarne davvero a nessuno.

Chiedo scusa alle loro famiglie, per le divrse volte che li ho chiamati alle 9, 10 di sera mentre sentivo bimbi piangere o rumori di posate. Non avevo sbagliato numero, è che mi serviva un'informazione così importante, che sicuramente "avrebbe aiutato un uomo ferito o in fin di vita". Per quelle volte che con abili argomentazioni su target e obiettivi riuscivo a trattenerli in ufficio o in centrale per chiudere attività fuori orario. Chiedo scusa anche a tutti i colleghi a cui ho spedito dei dolci come ringraziamento del loro tempo, non sempre per affetto. Il tempo non ha un prezzo.

Chiedo anche scuse alle persone con cui mi sono incazzato mentre mi dicevano alle 9 di sera che dovevo produrre comunque di più. Dovevo semplicemente andarmene ore prima in silenzio.

Vi prometto che non accadrà più.

Chiedo scusa ai miei quasi ex colleghi. Mi sento in colpa per non essere uno di voi. Sicuramente la maggior parte di voi merita una serenità lavorativa molto più di me.

Se sarà possibile, ve lo giuro, cercherò di fare cambio o di essere uno di voi. Ogni uomo merita gli stessi diritti e le stesse possibilità degli altri. Morirò con questa convinzione.

Chiedo scusa a me stesso, per aver profondamente tradito i miei ideali, i miei sentimenti.

Chiedo scusa alla mia voglia di vivere, di dare alle persone che amo... di sorridere semplicemente al primo (a volte anche la prima ) che passa. Forse per questo dovrei chiedere scusa anche a te Claudia! :-p

Chiedo scusa alla mia intelligenza, alla mia dignità di persona, per aver creduto di costruire qualcosa di utile con i miei ed i sacrifici con il sacrificio di altri. Stavo semplicemente riempiedo le tasche di qualcuno che nemmeno conosco. E che credo non mi voglia nemmeno conoscere.

Mi dispiace di aver favorito un sistema in mano a pochi parassiti sulle spalle di tutti gli altri. A 20 anni non lo avrei mai immaginato.

Ho dato un'occhiata in giro stamani a casa, rimbecillito dalle solite poche ore di sonno, mancano un pò di cose.

Stai tranquilla, oggi pomeriggio la spesa la facciamo insieme. Non ti lascio più sola, senza un Vero motivo.

Te lo prometto...Ti Amo.

COMMENTO DI GIOVANNI PISTORIO

Non riesco semplicemente ad indignarmi, l'indignazione è una emozione razionalizzata, che trova i suoi sviluppi nella ragione. Il mio sentimento è un altro, non riesco a ben definirlo, non sò e poi alcune cose, soprattutto i sentimenti, si riesce a comunicarle meglio quando è tutto il corpo che parla. Le aziende? Non mi aspetto nient'altro rispetto a quello che fanno. Ma come lo fanno, questo si che fa scatenare tutta una serie di inconfessabili emozioni.

Mi fa accapponare la pelle dover pensare che talune aziende facciano ricorso a tutta una serie di inconsapevoli abatini-predicatori ,abili nell'inculcare nelle menti della propria gente e giocando con gli altrui sentimenti, che in certi contesti aziendali ci si trova in famiglia e che quindi mamma e papà con tono rassicurante adesso e per sempre li accudiranno

Mi impressiona che in tali occasioni, per tanti anni, molti lavoratori siano stati indotti a credere che la propria azienda è un iceberg e che comunque sia la colonia sopravviverà sol perchè,comunque sia, la colonia è la propria famiglia, salvo poi operare in maniera radicalmente diversa.

Le aziende non sono iceberg e il contesto organizzativo non è una famiglia. Nel regno animale nessuna colonia di pinguini spingerebbe dal proprio robusto iceberg su di un altro iceberg i propri familiari così come nessun vero capitano coraggioso di una nave in buona salute getterebbe su di una scialuppa i propri marinai.Le ingannevoli predicazioni e le rassicuranti carezze non ingannino più nessuno.

Come difendersi dagli inganni di chi predica ingannevolmente bene per razzolare, invece, male?

Consiglio di leggere il libro di John Kotter "Il nostro iceberg si sta sciogliendo" che viene utizzato dalle principali aziende nel corso delle sedute di "indottrinamento"

(John Kotter è il massimo studioso di cambiamento organizzativo: leader e manager di tutto il mondo hanno letto e imparato dai suoi saggi e dai suoi seminari e hanno scoperto che il suo metodo è il più efficace per garantire alle imprese un rinnovamento davvero vincente. Ma tutto ciò che cosa ha a che fare con la nostra vita di tutti i giorni?)

NOTA DI REDAZIONE:

Invitiamo i lavoratori Vodafone a farci pervenire lettere e commenti da poter proporre come testimonianze tangibili "della brutalità e del cinismo di alcune multinazionali" Sarà nostra cura farne una giusta cernita per poi postarle sul blog.