“Era al suo primo giorno di lavoro Pierpaolo Pulvirenti, 23 anni, catanese quando è morto lontano da casa in Sardegna, investito da un getto di idrogeno solforato, mentre stava effettuando lavori di manutenzione nell’impianto della raffineria Saras di Sarroch, nel cagliaritano. Faceva lo studente universitario a Catania. Pierpaolo, voleva laurearsi in farmacia e la voglia di farcela da solo lo aveva convinto ad accettare il suggerimento di un amico. Pierpaolo il lavoro lo aveva iniziato proprio lunedì 11 aprile. Non era un operaio specializzato, come qualcuno lo ha definito sui giornali all’indomani della tragedia. Dopo l’incidente il ragazzo ha avuto un arresto cardiaco, dal quale i medici lo avevano salvato. Poi martedì mattina, 12 aprile 2011 alle ore 4.15 il decesso.
La famiglia, a Catania, è stata avvertita inspiegabilmente solo dopo la morte del ragazzo, quando già i giornali avevano diffuso nome e cognome. Nella stessa raffineria dove lunedì pomeriggio è avvenuto l’incidente mortale, il 26 maggio del 2009 avevano perso la vita, sempre per l’esalazione di gas, tre operai di un’altra ditta di appalto esterna. Sulla vicenda di lunedì è stata aperta un’inchiesta”.