Sta girando in queste ore una mail di provenienza non chiara, soprattutto incompleta e tecnicamente e giuridicamente non corretta (vedesi silenzio obbligatorio\legge 146, impossibilità di tutela individuale, procedure 2112 codice civile, ecc…). Il tutto in relazione alla vertenza aperta su la rete.
A scanso di ogni equivoco, come Segreterie Nazionali ribadiamo che:
1. sono in corso verifiche legali e contributive con i massimi esperti del sindacato (diffidate da “avvocaticchi” interessati solo alle parcelle).
2. il sindacato ed i delegati sono sempre a disposizione dei lavoratori e i colleghi di Vodafone si esprimo e si esprimeranno nelle sedi appropriate, a partire dalle assemblee fatte e quelle che faremo nel prosieguo della vertenza.
3. La priorità è la riuscita della mobilitazione non appena esperite le procedure obbligatorie di legge (entro la prossima settimana saranno proclamate le date di sciopero) per dimostrare concretamente il giudizio negativo che danno sindacato e lavoratori sull’operazione Vodafone.
4. Come già scritto nel passato comunicato nazionale, l’ultima parola spetterà sempre ai diretti interessati.
Bisogna diffidare delle lettere anonime e non firmate, chi si impegna mette sempre la propria faccia. La vertenza sarà lunga e complicata, l’unità tra i lavoratori e la solidarietà tra tutti devono essere la parola d’ordine.
p.s.: il giorno 19 i sindacati sono stati convocati da Vodafone esclusivamente per esperire l’inizio di procedura ex art. 47 L. 428\90. Come già deciso in sede di Coordinamento Nazionale RSU dell’8 aprile u.s., l’incontro durerà 10 minuti, il tempo di comunicare all’azienda che le strutture sindacali ed i delegati tutti sono impegnati esclusivamente alla riuscita della mobilitazione, contro ogni possibile strumentalizzazione da qualunque parte provenga.
Le Segreterie Nazionali
SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL