L’aumento dell’Iva dell’1% (dal 20 al 21%) per l’aliquota ordinaria scatta subito dall’entrata in vigore della manovra: il gettito previsto per il 2011 è pari a 700 milioni, mentre dal prossimo anno salirà a 4,2 miliardi. Secondo le stime del Codacons una famiglia di 3 persone pagherà 290 euro in più nel 2012: 209 euro per l’aumento diretto di un punto dell’Iva e 81 euro per via degli arrotondamenti al rialzo dei commercianti. Per una famiglia di 4 persone il conto sale a 385 euro. Ma quella dell’Iva non sarà l’unica misura“sofferente”, eccone altre:
- Il taglio ai salari pubblici. Il taglio previsto dalla manovra 2010 era stato «mutato» in contributo di solidarietà. Con la modifica della norma torna il taglio del 5% per gli stipendi superiori ai 90.000 euro e del 10% per i redditi oltre 150.000 euro. Dai tagli per i redditi oltre 90.000 euro sono escluse la presidenza della Repubblica e la Corte dei conti. Per i parlamentari la riduzione dell’indennità è pari al 20% per i redditi oltre 90.000 e del 40% per i redditi oltre 150.000 euro.