20 febbraio 2012

Almaviva Catania: Comunicato - 20 febbraio 2012 -


Che complessivamente nel settore delle Telecomunicazioni alcune cose non vadano per il verso giusto è senza alcun dubbio vero.
Da più di un anno, SLC CGIL, FISTEL CISL e UILCOM di Catania hanno avviato una campagna di denuncia contro le delocalizzazioni all’estero di alcune attività e contro il controllo a distanza delle attività.
E’ chiaro che, a nostro avviso, le responsabilità di queste cattive pratiche organizzative sono interamente da ascrivere alle committenti ed è perciò che, anziché abbaiare alla luna in cambio di un tozzo di pane, si è deciso di mordere il padrone segnalando i fatti alle istituzioni competenti ed è con queste ultime che, il Sindacato catanese, sta interloquendo (vedi note del Min Interni su trattamento dei dati personali all’estero vedi segnalazioni al Garante sui controlli vedi interventi RLS su pratiche organizzative).
Anche Almaviva, soprattutto a causa delle delocalizzazioni, sta attraversando un periodo critico: calano i volumi delle commesse, cala il margine operativo lordo, cala l’occupazione e nel mentre le committenti alzano sempre di più la qualità del servizio reso.
Nel quadro generale, però, Catania rappresenta una eccezione e ciò è stato riconosciuto da Almaviva nel corso degli ultimi incontri. La qualità è alta, i volumi rimangono invariati (tranne qualche flesso stagionale) e le stesse committenti ed i livelli occupazionali vengono garantiti.
Tali brillanti risultati sono attribuibili alla capacità ed alla professionalità dei lavoratori del sito di Misterbianco e questo è stato unanimente sottolineato nel corso degli ultimi incontri nazionali ai quali tutti hanno partecipato e nel corso dei quali si è discusso su tutto a partire dal piano industriale.
Se non si fosse parlato di piano industriale è chiaro che eventuali interventi di riorganizzazione avrebbero potuto interessare anche Misterbianco ma è evidente che solo chi bluffa può far intendere che gli incontri e gli accordi si fanno giocando a mosca cieca. Suvvia cerchiamo di essere seri!
Così come non può che essere evidente, soprattutto per gli addetti ai lavori, che in qualsiasi lavoro nel quale la manodopera incide sui costi in misura superiore al 50% il clima organizzativo contribuisce considerevolmente a determinare i risultati di gruppo. Per dirla in maniera quanto più chiara è possibile : i lavoratori di Misterbianco sono sempre gli stessi ed il clima organizzativo ha contribuito/contribuisce/contribuirà a determinare il successo delle attività.
Per dirla in maniera ancora più chiara se qualche stolto pensa che il rapporto tra un singolo operatore ed un singolo capetto in azienda determina il successo delle attività qualsiasi azienda potrebbe pensare che il controllo individuale potrebbe essere uno strumento di successo ed un buon sindacalista questo non solo non dovrebbe dirlo ma neppure pensarlo.
Se invece qualche capetto esagera bisogna ordinariamente denunciarne gli abusi ed avere il coraggio metterlo in mora nelle sedi preposte.
Ed infine, finiamocela con la demagogia da sotto bottega: il futuro delle aziende mai nessuno lo ha deciso in assemblea la maggioranza dei lavoratori, non siamo noi a chiudere o rilanciare le aziende. Noi avanziamo richieste collettive, negoziamo le condizioni per renderle migliori, rivendiachiamo diritti, chiediamo rispetto, pianifichiamo gli atteggiamenti da assumere…
Per quanto riguarda le assemblee stiamo semplicimente aspettando che prima si consumino i passaggi necessari nelle sedi impattate ( Roma e Palermo ) da provvedimenti organizzativi di ben altra portata, quindi si terranno le nostre.

Anche i tempi hanno una loro logica.

Le Segreterie Territoriali di Catania
SLC CGIL-FISTEL CISL-UILCOMUIL
E le RSU Almaviva Catania