06 febbraio 2012

FASTWEB... un passo indietro

Il 2 febbraio 2012 si è tenuto, presso Assolombarda, l’incontro tra FASTWEB e SLC-FISTEL- UILCOM-UGL TLC e le RSU richiesto dall’Azienda al termine degli incontri previsti dalla Legge per la proclamazione dello sciopero, terminati con esito negativo.

In premessa sono stati ripercorsi gli avvenimenti dall’ultimo incontro fino alla dichiarazione appresa sulla stampa circa i 150 licenziamenti che aveva portato il Sindacato all’immediata apertura dello stato di agitazione con relativa procedura di sciopero.

Fastweb, al tavolo di Assolombarda, dichiara che non è in atto e ne previsto nessun piano di licenziamento, né di cassa integrazione né di mobilità. Conferma il perimetro aziendale, l’organico e le sedi – non confermando un prossimo trasferimento ad Assago dei lavoratori della sede di Milano-Fulvio Testi.

Informa di un piano, già in atto, di riorganizzazione ed efficientamento delle attività e risorse: 1) Razionalizzazione Manager

2) PM Consumer

3) Fusione BU Small/Enterprise

4) IPTV

Per quanto riguarda l'area PM Consumer e Fusione delle BU l’Azienda comunica di aver quasi terminato la fase di riallocazione del personale in esubero ad altre attività.

Continua e non termina la razionalizzazione per le figure di management e dirigenziali attraverso un piano volontario di incentivo all’esodo.

Fastweb non considera più all’interno del proprio core business l’attività connessa all’IPTV. Per questo attiverà un percorso specifico per il personale coinvolto anche in virtù dei diversi scenari che potranno presentarsi dopo il 29 febbraio p.v. (CHILI TV).

Nei prossimi giorni verranno calendarizzate assemblee per il personale di Fastweb operante nell’IPTV e di Ebismedia.

La delegazione sindacale prende atto della chiara e ferma dichiarazione aziendale di garanzia sul perimetro ed i livelli occupazionali. Garanzia occupazionale e di ricollocazione, continua l’Azienda, che coinvolge anche tutti i lavoratori che rientrano nel piano di efficientamento.

Le OO.SS. ritengono che la procedura per la proclamazione dello sciopero, a fronte di tale determinazione aziendale, vada certamente sospesa ma non ritirata. Risulta necessaria una verifica delle intese aziendali fissando un incontro per entrare nel merito della riorganizzazione in atto, così come chiesto dal tavolo sindacale, nonché sugli avanzamenti del piano di efficientamento, per analizzare e gestire al meglio le ricollocazioni dei lavoratori interessati, il tutto deve effettuarsi nella prima decade di marzo.

LE SEGRETERIE NAZIONALI

SLC CGIL FISTEL CISL UILCOM UIL UGL TELECOMUNICAZIONI