16 aprile 2012

POSTE: COMUNICATO INCONTRI 11 E 12 APRILE


Mercoledì 11 e giovedì 12 si sono tenuti presso l’Unione degli Industriali di Roma gli incontri con Poste Italiane sui seguenti argomenti:
- PDR triennio 2011/2013
- Verifica progetto 8/20
Contestualmente, in data 12 u.s. ci è stato consegnato un nuovo progetto di riorganizzazione denominato “Interventi SP”.
Per quanto riguarda il PDR, l’azienda ha manifestato la propria volontà di peggiorare ulteriormente i contenuti della bozza di accordo presentata il 12 luglio 2011, sulla quale già allora avevamo manifestato tutte le nostre perplessità.
Abbiamo dunque ribadito anche in questa occasione che va trovato un indicatore composito che dia maggiori garanzie del MOL; che va mantenuta la garanzia del sistema che prevede anticipo e conguaglio (chiedendo nello specifico che a giugno p.v. venga garantito il pagamento del saldo); che deve essere modificata l’interpolazione (per garantire una soglia di accesso più bassa); che deve essere maggiorata la quota regionale per il raggiungimento degli obiettivi; che vanno alleggerite le penalizzazioni; che vanno fatte verifiche trimestrali sull’andamento degli obiettivi e che vanno ridistribuiti i risparmi.
Tutte queste osservazioni erano già state fatte l’anno scorso, quando decidemmo di garantire il pagamento dell’anticipo del PDR, pur non firmando alcun accordo sul triennio. Diversamente i lavoratori non avrebbero percepito quanto loro dovuto in attesa di un accordo che, come è noto, nelle difficili condizioni relazionali registratesi non si è ancora raggiunto.
Abbiamo posto come requisito essenziale per far ripartire il negoziato sul triennio 2011/2013 anche il recupero dei 250 euro non pagati a giugno dell’anno scorso.
Sebbene questi siano il frutto del mancato raggiungimento degli obiettivi fissati da un accordo che SLC CGIL non sottoscrisse (i meccanismi per il raggiungimento degli obiettivi erano penalizzanti rispetto a quelli previsti per i dirigenti), riteniamo che i lavoratori non possano e non debbano pagare per “errori di calcolo” non imputabili al loro operato.
La riunione, dopo una vivace discussione è stata aggiornata a data da destinarsi.
Per quanto riguarda la verifica del progetto 8/20, abbiamo manifestato la nostra assoluta insoddisfazione per quanto affermato dall’azienda che ha definito il progetto “pienamente soddisfacente sotto tutti gli aspetti”.
Nella “finta verifica” fatta al tavolo non è emerso alcun dato rispetto a quanto da noi chiesto:
- Straordinari effettuati
- Flessibilità operative effettuate
- Copertura della scorta al 111%
- Copertura delle lunghe assenze
- Fornitura mezzi
- Verifica sulla idoneità delle sedi di lavoro, con riferimento anche alle misure di sicurezza
- Applicazione parte relativa allo sviluppo
Abbiamo registrato inoltre che il taglio effettuato è superiore alle 5.857 eccedenze previste dall’accordo del 27 luglio 2010. Sono infatti 8.300 i FTE espulsi.
Nonostante l’approfondimento sui temi sopra citati ci sia stato di fatto precluso, risulta evidente che tutte le critiche mosse nell’isolamento assoluto dalla nostra organizzazione in sede di sottoscrizione dell’accordo di riorganizzazione dei SP oggi sono confermate.
Per questo motivo siamo rimasti basiti dalla presentazione di un progetto che sebbene l’azienda definisca riduttivamente “interventi SP”, nasconde un vero e proprio piano per smantellare ulteriormente il settore, prevedendo una vera e propria reingegnerizzazione della filiera, dalla raccolta del prodotto fino alla consegna dell’ultimo miglio.
Come è evidente dalle slide inviatevi, l’impatto di questi “interventi”, oltre che stravolgere la vita delle lavoratrici e dei lavoratori del settore, mette a rischio migliaia di posti di lavoro.
Abbiamo già in prima battuta manifestato la nostra ostilità nei confronti di un progetto di ulteriore riduzione dell’organico, perché convinti che un aggiuntivo taglio del personale non trovi giustificazione in un’azienda in cui non si è neanche tentato di applicare la parte relativa allo sviluppo e all’innovazione prevista dell’accordo del 27 luglio 2010.
Domani l’azienda terminerà la presentazione del progetto, rispetto al quale abbiamo tuttavia già espresso tutta la nostra contrarietà.
Vi aggiorneremo in corso d’opera.
Roma,16 Aprile 2012
p. la Segreteria Nazionale SLC CGIL
Barbara Apuzzo