Una mobilitazione nazionale sul tema della precarietà giovedì 10 maggio. L'annuncia il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, nel suo intervento introduttivo al comitato direttivo di Corso d'Italia. Nel ddl per la riforma del lavoro ci sono arretramenti sui precari, quindi la Cgil si impegna a "sostenere una politica di contrasto alla precarietà e le richieste di modifica al provvedimento, perché ai giovani di questo paese si diano delle risposte effettive".
Le parole del premier, Mario Monti, sono "gravi per la condizione sociale in cui versa il paese", secondo Camusso. "Al di là del riferimento sgradevole alla Grecia, questo governo è di fronte all'auto dichiarazione che, rispetto ai tre temi che hanno accompagnato il suo insediamento (rigore, equità e crescita), la crescita viene cassata e l’equità non c’e’ mai stata". Così il leader della Cgil ha criticato il governo in un altro passaggio.
Si è poi soffermata su Cisl e Uil con l'ipotesi di una mobilitazione unitaria. "Dall'esecutivo della Cisl e dalla direzione della Uil sono arrivate decisioni utili - ha detto - per aprire una stagione di iniziative sui temi della crescita, del fisco e del lavoro. Per questo chiediamo al direttivo un mandato per la costruzione di una piattaforma comune e ad una mobilitazione unitaria che parta dalle parole scelte per il prossimo primo maggio: 'lavoro e crescita, politiche per uscire dalla crisi".









