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Signor Ministro,
aver disposto la chiusura del sito Direzione Provinciale di Modena, ha dell'incredibile.
Un sito che è diventato il punto di riferimento di quanti operano nel mercato del lavoro, nelle politiche sociali, nel diritto sindacale, molto più di quanto non sia il sito del ministero che, molto immeritatamente, regge.
Lei non è nuova ad atti del genere, voglio ricordare la soppressione dell'Agenzia del terzo settore, che ha voluto ricondurre sotto la direzione del Ministero, infischiandosene delle proteste di quanti operano nel non profit.
E' probabile che i libri e gli studi le offrano una visione distorta di quanto sta accadendo in Italia.
Siamo pronti a fare i sacrifici imposti dalla crisi e dalle scelte del Governo di cui Lei fa parte ma non è assolutamente tollerabile che imponga le sue scelte e decida di far chiudere strumenti di partecipazione e democrazia.
Lei non è diversa da Rosi Mauro, penso che sia presuntuosa e arrogante come la senatrice leghista: il fatto che parli correttamente in italiano, senza errori, non la esima da fare una scelta di rispetto nei confronti degli italiani, si dimetta. Per il bene di tutti, si dimetta.
Senza alcuna cordialità
Pippo Di Natale
NOTA DI REDAZIONE
Caro Pippo, che poi parli così correttamente l'italiano non è che ne sia tanto sicuro:
"Le lacrime di Elsa. Poi venne il momento del decreto “Salva Italia”. Domenica 4 dicembre, mentre stava presentando alla stampa la sua draconiana riforma delle pensioni, inserita nel decretone-manovra da 30 miliardi, Elsa Fornero si mise a piangere, proprio nel pronunciare la parola “sacrificio”. Usiamo il passato remoto perché da allora nulla è stato come prima. “Correggimi, commuoviti ma correggimi”, le venne subito in soccorso un seccato Monti. E mentre a casa molti pensionati piangevano a dirotto e non per l’emozione della “prima”, i tecnici della comunicazione politica si fregavano le mani: anche questo governo ci darà da lavorare…"