26 aprile 2012

Il dipendente può usare l'email d'ufficio per l'attività sindacale


Condanna affissa in bacheca: il delegato affronta temi di lavoro. Non conta «l'ultimo salvataggio» per provare che il documento fu scritto durante il servizio Scatta la condanna per condotta anti-sindacale per il datore che cerca di porre il delegato in posizione di debolezza alla vigilia di una trattativa importante comminandogli una sanzione disciplinare. E la pronuncia del giudice ex articolo 28 dello statuto dei lavoratori va affissa nella bacheca aziendale: non si può infliggere il rimprovero scritto al dipendente-delegato sindacale solo perché ha risposto tramite l'account dell'ufficio all'email del capo che gli sollecitava il confronto su temi inerenti l'organizzazione del lavoro; il messaggio di posta elettronica non riguarda argomenti privati ma questioni comunque legate al buon andamento dell'ufficio. Né si possono invocare utilmente dati inerenti la creazione e l'ultimo salvataggio del "file" informatico di risposta inoltrato dal sindacalista al dirigente che lo ha contattato, per dimostrare che il delegato dei lavoratori abbia predisposto il documento durante l'orario di lavoro e, dunque, sottraendo illegittimamente tempo alle scadenze di servizio. È quanto emerge dal decreto 1568/12, pubblicato il 17 aprile dalla sezione lavoro del tribunale di Milano.
Normale dialettica
Lo scontro va in scena in un'articolazione territoriale del ministero dello Sviluppo economico a ridosso di Natale. Il dirigente ha fretta: vuole confermare i funzionari uscenti subito, stringendo i tempi del confronto coi sindacati sui carichi di lavoro. I sindacati preferirebbero rimandare a dopo le feste. Fra il capo dell'ufficio e il delegato comincia uno scambio di email: alla fine della mattinata il responsabile di una delle tre sigle confederali si ritrova sotto procedimento disciplinare per aver risposto dall'account dell'amministrazione alla sollecitazione proveniente dal dirigente. Ma il rimprovero scritto deciso a carico del delegato è illegittimo e va cancellato perché la sua risposta al capo dell'ufficio rientra in un confronto che appartiene a una normale dialettica di relazioni industriali tra amministrazione e organizzazioni dei lavoratori. Né vale il tentativo di dimostrare che il delegato avrebbe lavorato al documento delle organizzazioni sindacali durante l'orario di lavoro basandosi sulle proprietà del file, che indicano l'ora e la data di creazione e l'ultimo salvataggio del documento: il lavoratore obietta che il file era già pronto, contenuto nella sua pen-drive, e che la sua attività si era limitata all'inoltro alle altre organizzazioni per la sottoscrizione. L'amministrazione paga le spese di giudizio.