27 aprile 2012

Presidio Rai 27 aprile 2012

COMUNICATO STAMPA

Sotto la Direzione Generale della Rai, a Viale Mazzini, si è svolto il presidio dei lavoratori indetto da Slc Cgil, Fistel Cisl e Snater, per chiedere con forza il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro scaduto da 28 mesi e in difesa dell’assetto industriale ed editoriale del servizio pubblico radio televisivo.

Il presidio, che si è tenuto dalle ore 10.00 alle ore 13.00, ha visto anche la partecipazione, a sostegno della vertenza aziendale, del Segretario Generale della Cgil, Susanna Camusso e del Segretario Generale della Cisl, Raffaele Bonanni.


Si è svolta una rappresentazione teatrale dei lavoratori Rai per rendere pubblico e sottolineare il licenziamento, da parte dell’azienda, di oltre 40 lavoratrici e lavoratori di Rai Corporation e degli uffici di corrispondenza, attuato dal Piano di Risanamento ideato dal Direttore Generale Lorenza Lei e sostenuto dai vertici aziendali.


Rimangono ancora aperte varie questioni: la cessione degli impianti di Rai Way; la chiusura di Rai internazionale e di tutte le produzioni internazionali; la chiusura di Rai Med e di 8 uffici di corrispondenza; lo smantellamento delle riprese esterne; l’idea di vendere palazzo Labia a Venezia; la volontà di ridurre i finanziamenti diretti alle produzioni dedicate alle minoranze linguistiche.


Nulla è stato fatto per rilanciare dal punto di vista industriale ed editoriale la Rai. Il sindacato ha chiesto, con una sua proposta equilibrata, contenente anche risparmi ed elementi di flessibilità, un patto sociale per salvare la Rai e rilanciarla. Piano che è stato respinto con forza dall’attuale gruppo dirigente dell’azienda, che evidentemente non ha interessi coincidenti con quelli della Rai.

È necessario che i cittadini sappiano quanto avviene all’azienda che finanziano grazie al pagamento del canone. È necessario che le forze politiche intervengano per assicurare un nuovo e qualificato vertice aziendale, nelle cui mani non è accettabile lasciare la prima azienda culturale del paese oltretutto nell’incertezza sulla Governance, che noi chiediamo sia riformata.


Per questi motivi nei prossimi giorni proseguiranno le iniziative sindacali e le sollecitazioni alla politica e alle istituzioni:

- il 4 maggio, insieme ad Articolo 21 e al Move on, si terrà un nuovo presidio a Viale Mazzini, in concomitanza della riunione dei soci per l’approvazione del Bilancio Rai 2011, in pareggio non grazie alla riduzione degli sprechi e dei costi delle clientele ma al mancato rinnovo contrattuale di 12.000 dipendenti e al taglio drammatico di investimenti tecnologici e attività.

- È stato indetto uno sciopero nazionale per il giorno 9 maggio, dalle ore 19.00 alle 21.00, momento in cui vanno in onda i principali TG in tutta Italia.


- Si procederà dal 7 al 9 maggio, in tutte le sedi Rai d’Italia, ad una consultazione referendaria dei lavoratori, per pronunciarsi sui vertici aziendali: Direttore Generale, Consiglio di Amministrazione e Vicedirettori Generali.

- Tale pronunciamento, con una lettera di accompagnamento, sarà inviato anche al Ministero del Tesoro e al Presidente del Consiglio, Mario Monti.


Slc Cgil, Fistel Cisl e Snater hanno anche deciso, vista la situazione sindacale complessa presente in Rai, di avviare, a partire da Roma, in tutti i territori dove le Rappresentanze Unitarie sono scadute, le elezioni delle Rsu, con una tempistica che deve vedere il pronunciamento dei lavoratori a partire da maggio e non oltre ottobre 2012.