DICHIARAZIONE DI EMILIO MICELI
SEGRETARIO GENERALE SLC CGIL
Quanto avvenuto lo scorso anno con il blocco totale dell’SDP, il sistema informatico di Poste Italiane, è accaduto nuovamente oggi, giornata cruciale per i pagamenti in scadenza. Su 14.000 uffici, al momento, soltanto 5.000 sono riusciti a chiudere le contabilità.
Ci sembra scandaloso che continuino a verificarsi episodi simili, dal momento che il sistema operativo è costato milioni di euro. Ed è altrettanto grave che l’azienda non si sia dotata di un piano alternativo, d’emergenza, come più volte richiesto e non si sia attivata per informare adeguatamente l’utenza. Il risultato è che i lavoratori continuano a subire, per incapacità gestionale e per scelte sbagliate, la rabbia degli utenti, vittime a loro volta.
Altri episodi si sono verificati nei mesi scorsi. Riteniamo a questo punto che la misura sia colma e che Poste Italiane debba urgentemente porre rimedio alla situazione.
Bisogna tutelare ora le lavoratrici e i lavoratori, affinchè le scelte sbagliate non ricadano integralmente sulle loro spalle: inoltre devono essere riconosciuti loro tutti i diritti contrattuali relativi al prolungamento dell’orario di lavoro, perché non sono ostaggio dell’azienda.
Roma, 16 Aprile 2012