27 aprile 2012

FASTWEB ERAVAMO NOI - Una triste favola dei giorni nostri -


di Angela Gentile e Cristina Lo Giudice
C’era un volta una principessa di nome FASTWEB, molto giovane, ma con tante idee innovative per migliorare il futuro del suo regno.
Per attuare i suoi bellissimi progetti, chiamò a lavorare per lei tante persone, che diventarono anche la sua famiglia, come lei stessa spesso soleva dire.
Luminosa nella sua bellezza, Fastweb spiccava fra le altre principesse, grazie alla sua fluente chioma di fibra ottica e alla sua capacità di correre più veloce delle altre, tanto che, un ricco principe svizzero di nome SWISSCOM si accorse di lei e decise di sposarla.
Ci furono giorni di festa nel regno, e tutti gioirono per quello sposalizio che avrebbe certo portato prosperità in famiglia.
Tutto procedeva bene, finchè un giorno di febbraio, dei brutti uomini armati di fiamme gialle bussarono alla porta del castello, accusando FASTWEB con parole strane che riguardavano una certa IVA.
Tutti i lavoratori si indignarono per quelle infamanti accuse, e si mobilitarono in massa, proteggendo la propria adorata principessa facendole scudo con i propri volti.
Dopo qualche tempo, tutto sembrò tornare alla normalità, e ripresero le solite attività giornaliere, allietate da un sempre più crescente clima di fiducia e dedizione che legava i lavoratori a FASTWEB.
Arrivarono le festività natalizie, ma quell’anno, invece dei soliti doni e sfarzosi festeggiamenti , i lavoratori trovarono sotto l’albero dei giornali provenienti dal lontano regno del principe SWISSCOM che parlavano di esuberi di dipendenti e tagli da fare nel regno di FASTWEB.
Gli stessi, allarmati, corsero a chiedere spiegazioni alla loro amata principessa, ma lei sorridendo amorevolmente li abbracciò e li rassicurò, dicendogli che la loro famiglia non sarebbe mai stata divisa.
Nel contempo, nel paese di SWISSCOM, le voci non cessavano, anzi, aumentavano sempre di più, tanto che raggiunsero i pettegoli abitanti del castello dove sorgeva il Sole24Ore, che non andando mai a dormire, avevano tutto il tempo per informare il resto della popolazione.
I lavoratori di Fastweb corsero nuovamente dalla loro principessa che li rassicurò, non solo a parole, ma anche con una bella lettera.
Nonostante questo, agli stessi erano rimasti dei dubbi, perché il comportamento di FASTWEB era cambiato negli ultimi tempi, quindi decisero di proclamare un giorno di sciopero.
La principessa non si arrabbiò, e dopo 3 giorni dallo sciopero mandò un’altra lettera dove diceva ai suoi lavoratori che mai e poi mai li avrebbe venduti, neppure per tutto l’oro del mondo… ma intanto non rispondeva più alle loro richieste di aiuto e chiarimenti.
Dopo un mese di assordante silenzio, senza nemmeno guardare in faccia quei volti che con tanto onore l’avevano difesa nel momento del bisogno, FASTWEB rivelò la sua vera natura, togliendosi la maschera da principessa e mostrandosi per quella che era veramente: una strega cattiva! Comunicò a 720 di loro che non li voleva più nella sua famiglia, perché mantenerli costava troppo.
Da quel momento i lavoratori, sentendosi traditi, iniziarono una battaglia per la difesa dei propri diritti e del lavoro che amavano.
Ai giorni nostri la battaglia non è ancora finita, e continuerà finchè la vittoria non sopraggiungerà per loro.

Angela Gentile e Cristina Lo Giudice
RSU CGIL SLC FASTWEB Milano - Catania