22 aprile 2012

Fastweb lascia Catania A rischio 260 lavoratori

- Quotidiano La Sicilia -

Per adesso non rischiano il licenziamento ma di certo vedranno indebolire la propria posizione contrattuale i 250 lavoratori di call center e i 10 operatori di rete che lavorano per Fastweb. Dal 17 aprile l’azienda ha comunicato ufficialmente ciò che lavoratori e sindacati temevano da mesi: la cessione dei rami d’azienda da parte di Fastweb denominati “Customer Care & Customer Base Management” e “Field Network Creation & Operation”.

Al momento sono in gioco le garanzie stesse del lavoro, per ottocento persone (età media 28 anni, alta scolarizzazione) in tutta Italia. Fastweb scompare così da Catania e dalla Sicilia ( a Palermo ci sono una trentina di lavoratori a rischio).

I rappresentanti sindacali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uil Com di Catania ieri mattina hanno assicurato che lo stato di agitazione presto di trasformerà in azioni di lotta più dure. Intanto, sono già scattati i volantinaggi nei centri commerciali.

«E’ giusto che i clienti Fastweb sappiano a chi stanno affidando i propri contratti- spiegano i segretari provinciali Davide Foti, Santo Sapienza, Nuccio Strano– La procedura, aperta senza dire nulla ai sindacati, è stata aperta con una formula di “vendita” dei lavoratori, che verranno dunque trasferiti ad altra azienda con garanzie contrattali per soli due anni. Purtroppo l’azienda a cui verranno ceduti, ossia la Visiant, contact center controllato giuridicamente poiché sotto processo penale, non ci offre grande serenità».

Fastweb in questi mesi ha negato in ogni occasione, al sindacato e ai propri dipendenti, anche in sede Assolombarda, la modifica del perimetro aziendale e dell’organico, nonostante le notizie trapelate dalla stampa avessero indotto Cgil, Cisl e Uil a temere il peggio e a dichiarare lo stato di agitazione. L’azienda, infatti, con un freddo e calcolato progetto stava attuando nei sottoscala ciò che alla luce del sole continuava a negare.