
"La cosa più grave - continua Alleva - è che non sto sentendo nessun partito o coalizione parlare di una vera riforma degli ammortizzatori sociali, visto che l'Aspi è solo un'indennità di disoccupazione, e non garantisce i lavoratori. Va rivisto tutto. Serve un sistema di ammortizzatori sociali più equo e calato sulle esigenze di questa crisi".
Per il giuslavorista, "un altro tema abbandonato è quello del precariato". "Andando avanti così - avverte - il lavoro sarà sempre più precario, e del resto uno come Bombassei, candidato con Monti, ha detto che è meglio precari che disoccupati".
E sul tema del salario minimo, lanciato dal presidente dell'Eurogruppo, Jean Claude Juncker, per tutti i Paesi europei e che ha trovato l'assenso del leader del Pd, Pier Luigi Bersani, per i lavoratori che non hanno contratti collettivi, Alleva dice: "Non si deve cadere nell'equivoco tra il salario minimo garantito e il reddito di cittadinanza. Il salario minimo garantito si applica solo ai lavoratori, e stabilisce che ci deve essere una cifra minima di retribuzione. Esiste in diversi paesi, ma ha effetti recessivi. Il vero salario minimo garantito qui da noi è quello stabilito dal contratto collettivo di lavoro".
E, per il giuslavorista, "con il salario minimo ci sarebbe un depotenziamento della contrattazione: noi, invece, abbiamo bisogno di potenziare la contrattazione". A differenza del salario minimo, secondo Alleva, il reddito di cittadinanza è "la vera frontiera dello Stato sociale".
Per Alleva, le recenti posizioni di Monti sul sindacato sono la testimonianza che "sta uscendo fuori la vera natura reazionaria e autoritaria del montismo". Secondo il giuslavorista, "il sistema per procurare le risorse per rilanciare l'economia, far crescere gli investimenti e il lavoro, c'è: a cominciare dall'abbattimento delle spese militari e, soprattutto, dalla lotta all'evasione fiscale".
Infatti, per Alleva, "il sistema per battere l'evasione fiscale e il precariato è la trasparenza". "Basterebbe mettere on line - continua - tutti i redditi imponibili come fece Visco per sole 7 ore nel 2008, poi bloccato dal Garante della Privacy, per smascherare tutti gli evasori. E con tutti i miliardi dell'evasione ci sarebbero tante risorse per rilanciare il lavoro. E anche i contratti precari per il 90% sono irregolari e se le banche dati dei centri per l'impiego fossero di libero accesso potrebbero essere tutti invalidati. Ma ci vuole la volontà politica per fare questo".