29 gennaio 2013

Tariffa unica, Telecom Italia si difende dalle accuse

Telecom risponde alle Associazioni dei consumatori, affermando che in realtà la tariffa unica offrirà un risparmio concreto a tutti gli utenti.
Qualche giorno fa l’annuncio di Telecom Italia di introdurre una tariffa unica per chiamate verso la linea fissa e mobile ha scatenato un vespaio di polemiche, alimentate soprattutto dalle varie Associazioni dei consumatori. Non si è fatta attendere la risposta della compagnia di telefonia fissa, che ha rassicurato l’utenza sui paventati aumenti.
“È vero – ha fatto sapere in una nota Telecom Italia – la tariffa urbana base di Telecom Italia aumenta del 163%, ma è ampiamente compensata dalla riduzione delle tariffe verso i cellulari nazionali e soprattutto si fissa il principio della fascia unica di prezzo, consentendo un risparmio sulla spesa telefonica proporzionato al volume e alla tipologia dei consumi. L’obiettivo principale è una sorta di riscossa del telefono fisso sui cellulari, rendendo conveniente l’uso del terminale di casa per chiamare gli utenti mobile”.
Telecom ha, inoltre, respinto le accuse di aver ritoccato al rialzo le tariffe del telefono fisso, di recente finite sotto la lente dell’OFCOM. “Riguardo alla manovra complessiva – si è difesa Telecom – va innanzitutto sottolineato che a partire da aprile il prezzo unico delle telefonate da rete fissa sarà di 5 centesimi di euro al minuto a fronte degli attuali 9,90 verso i cellulari, e 1,90 centesimi verso tutti i fissi nazionali (chiamate locali e interurbane). L’importo dello scatto alla risposta scende a 5 centesimi a fronte degli attuali 7,94, con una significativa riduzione del 37%”.
La compagnia telefonica ha, inoltre, messo in evidenza i benefici della tariffa, ricordando che offre una “maggiore libertà ai clienti sul traffico fisso-mobile, il cui prezzo al minuto viene dimezzato, con l’obiettivo di rendere più conveniente l’utilizzo del telefono di casa per le chiamate verso i cellulari e assecondare il trend di continua diffusione della telefonia mobile”.
Per dare un’idea più chiara del risparmio che si può ottenere grazie alla tariffa unica, Telecom ha fatto un esempio: un cliente che effettua 30 telefonate al mese (equamente suddivise verso numeri fissi e mobili) della durata di tre minuti ciascuna, avrà una spesa di 6 euro anziché 7,69 euro, con un risparmio che, a detta di Telecom, ammonta al 22%.
“Il prezzo di 5 centesimi di euro verso tutti i fissi e i cellulari – ha, quindi, concluso l’azienda – risulta molto più conveniente rispetto ai 12 centesimi previsti dai profili base di Vodafone, Wind e TIM, ed anche ai 10,08 centesimi di 3. La convenienza del fisso di Telecom Italia rispetto a Vodafone, Wind e TIM sta anche nello scatto alla risposta: 5 centesimi contro 18″.


Tariffe telefonia, Movimento dei Consumatori contro Telecom

Dal prossimo primo di aprile, come annunciato nei giorni scorsi dall’operatore di telefonia nazionale, Telecom Italia introdurrà una tariffa unica per le telefonate verso i fissi e i cellulari, con conseguente aumento del canone. Come prevedibile, la novità ha provocato un vespaio di polemiche, a cominciare dal Movimento Difesa del Cittadino (MDC), che invita Telecom a fare marcia indietro.

Con la nuova tariffa unica, le associazioni dei consumatori stimano che le chiamate verso i fissi costeranno 5 centesimi al minuto, mentre gli scatti alla risposta 7,94 centesimi contro i 5 attuali. In particolare, il prezzo al minuto per le chiamate verso i fissi crescerà da 1,90 a 5 centesimi, mentre quelle fisso-mobile passeranno da 1,90 a 5 centesimi. Complessivamente – illustrano le varie associazioni – il canone Telecom Italia lieviterà da 16,64 a 17,40 euro, andando a colpire soprattutto le utenze anziane e le fasce più deboli della popolazione.

Fra le associazioni più attive su questo tema c’è il MDC, che si è rivolta all’Autorità garante per le comunicazioni (Agcom), sottolineando come, di fatto, “la proposta della Telecom rischi di essere fortemente lesiva dei consumatori, soprattutto se appartenenti alle fasce deboli”.

Come si legge nella nota diffusa dal Movimento, “la crisi delle famiglie alle prese con aumenti sistematici delle bollette […] non può essere completamente ignorata nelle telecomunicazioni. Lo dimostra l’ultimo Rapporto dell’Autorità delle comunicazioni inglese (OFCOM) secondo cui proprio l’Italia è il paese che ha registrato i maggiori aumenti nella telefonia fissa (+ 22% rispetto agli USA e altri Paesi UE)”.

Secondo l’associazione, la scelta della nuova tariffa unica dovrebbe essere facoltativa, a discrezione, cioè, dell’utente. “Chiediamo subito una moratoria degli aumenti preannunciati da Telecom – fanno sapere dal MDC – e l’urgente convocazione di un tavolo di confronto tra azienda e delle associazioni dei consumatori da parte dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni”.