A differenza di come si è comportato dal 2009 al 2011 l'Inps dal 2013 non darà più come anticipo il trattamento della cassa integrazione in deroga, ma assegnerà il sussidio ai lavoratori in cassa ''solo ed esclusivamente dopo aver ricevuto la trasmissione del relativo e specifico decreto di competenza regionale o ministeriale in caso di aziende plurilocalizzate''.
L'Inps scrive anche "che la legge di stabilità non ha prorogato la sperimentazione sull'anticipazione del trattamento da parte dell'Istituto e che non possono trovare applicazione eventuali accordi quadro regionali che prevedano il ricorso all'istituto dell'anticipazione per periodi di competenza 2013''.
"L'azienda - spiega l'Inps - dopo la stipula degli accordi sindacali, inoltra all'Istituto e alla Regione la domanda di cig in deroga con l'elenco dei beneficiari e il verbale di accordo sindacale. La Regione predispone il relativo provvedimento regionale di concessione e lo invia telematicamente all'Inps, corredato dall'elenco dei beneficiari che verranno inseriti nel sistema informativo dei percettori. L'Inps, ricevuto il provvedimento di concessione di cig in deroga, verifica i requisiti soggettivi dei lavoratori indicati e provvede all'erogazione della relativa prestazione.
La Cgil dunque esprime tutta la sua ''preoccupazione''. ''In questo modo - spiega Claudio Treves, responsabile del dipartimento politiche del lavoro del sindacato di Corso Italia - i lavoratori messi dalle aziende in cassa in deroga rischiano di aspettare almeno quattro mesi prima di riuscire a percepire il sussidio. Nel 2012 circa 350.000 persone - conclude la Cgil -hanno utilizzato almeno per un periodo questo strumento''.