C’eravamo illusi!! Ebbene sì, e’ giusto ammetterlo in tutta onestà e trasparenza.
Illusi, dopo che i vertici aziendali di linea, nell’incontro tenutosi a Palermo, si erano impegnati ad assumere atteggiamenti consoni ad una grande azienda nei rapporti con i dipendenti; questo era stato frutto delle assemblee di inizio anno dove erano emerse una serie infinita di criticità seguite dai ripetuti incontri/scontri con relazioni industriali ed il successivo comunicato di forte denuncia che ne era scaturito.
Il tutto aveva sortito quell’apparente stato di calma e ragionevolezza che si era propagata nelle varie sale delle AOC siciliane, e questo ci aveva indotto a credere che in questa azienda, vigesse ancora il buon senso, lo spirito di gruppo ed il rispetto per i lavoratori di questo reparto, che, nonostante le vicissitudini negative, sono dei grandi professionisti !!
Illusione cari colleghi, semplice e pura illusione o forse quello che tutti chiamano nostalgia… si proprio così, nostalgia per quell’azienda che è stata e che purtroppo non è più, dove le persone erano il bene assoluto, contava il valore umano ed i rapporti interpersonali erano guidati dal massimo rispetto e considerati al di sopra di ogni cosa.
Oggi, a distanza di pochi mesi, ci ritroviamo a dover affrontare giornalmente, tutte le problematiche già denunciate ed a cui se ne aggiungono nuove.
E’ proprio così, oggi nel territorio siciliano ogni tipo di confronto con l’azienda Telecom e’ praticamente inefficace.
Ci accorgiamo che gli incontri con Relazioni Industriali, nonostante l’impegno del Dott. Fiore, sono praticamente inutili, in quanto svuotati di ogni importanza, contenuto e valore.
L’interlocuzione con Risorse Umane, escludendo anche in questo caso la professionalità di tutti i componenti lo Staff aziendale, raramente porta qualcosa di concreto.
Le linee, che mirano solo ed esclusivamente agli obiettivi, hanno ormai preso il sopravvento in quelle che sono le scelte delle strategie del gruppo; creano malumori di ogni sorta e poca collaborazione tra diverse realtà. Anche in questo caso, esclusi i rapporti altalenanti che si creano con i vari responsabili, si evidenzia il completo disinteresse per il bene dei lavoratori, stravolgendo di fatto i contratti firmati e gli accordi trovati nelle sedi opportune.
Nel caso specifico delle AOC siciliane si e’ raggiunto addirittura il paradosso. E’ successo infatti che “qualche mente pensante eccellente”, di quelle che stanno nelle sale regie a “giocare con i bottoni”, ha sollevato dall’incarico il responsabile, solo perché era riuscito a raggiungere gli obiettivi pur non trascurando mai il rispetto per i propri collaboratori. La sua colpa è stata quella di aver incentivato la coesione tra il personale, la condivisione degli obiettivi, il raggiungimento degli stessi e soprattutto il rispetto di tutti i membri dei gruppi di lavoro e della loro dignità nel pur sempre rispetto dei ruoli.
Abbiamo segnali che in molte realtà, nell’ambito delle AOC siciliane, i Responsabili usino metodi a dir poco discutibili oltre che offensivi della dignità delle persone, sottoponendoli a stress continui per obbedire alle insopportabili e pressanti indicazioni della “regia napoletana”, vera responsabile occulta del malessere di ogni ruolo e funzione territoriale.
Questa dinamica è possibile con l’utilizzo del sistema del “palleggio delle responsabilità”: nessuno ne ha e nessuno risponde del proprio operato.
Oggi siamo arrivati all’assurdo!!! E’ ormai prassi che colleghi che chiedono un semplice permesso E.F. si sentano negare il diritto a fruirne per ragioni a dir poco insignificanti, quando non si arriva addirittura a suggerire loro di ricorrere, in alternativa, alla malattia.
Colleghi, che sono “invitati e costretti” a stabilire i propri periodi di ferie, al contrario di come il contratto preveda.
Colleghi con diritto ai permessi mamma e papà, come sancito delle norme, si vedono negare questa possibilità di fruizione e ricattati perché hanno necessità di utilizzarne frequentemente, non tenendo in considerazione il fatto che questi permessi sono a totale carico del lavoratore; fortunatamente questa Azienda opera in uno Stato dove vige una legge sensibile a queste esigenze.
Peggio ancora si verifica con quei colleghi che non sono idonei per alcune attività, o per i diversamente abili, o chi necessita della 104, quindi i non in linea, che devono sentirsi negare la richiesta di qualche ora di E.F. o ancora, devono sentirsi contestare e negare la richiesta per i periodi di ferie, perché, secondo i “capetti” a discapito della produzione ed organizzazione del lavoro.
Ma di cosa stiamo parlando??? Ma di cosa vogliamo ancora discutere???
Sicuramente, riteniamo opportuno non parlare più ma agire, e lo faremo attuando tutte quelle azioni di lotta e di denuncia, sia all’interno ma soprattutto all’esterno di Telecom attraverso azioni clamorose che mettano a nudo la vera essenza di questa Azienda, per riportare in questo reparto, già penalizzato anche per l’uso dei contratti di solidarietà, un clima umanamente vivibile.
Le Segreterie Provinciali e le RSU di Messina
SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL