- COMUNICATO -
Il giorno 28 giugno si è svolto a Roma l’incontro fra Wind Retail e le Segreterie nazionali e Territoriali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL. L’incontro ha avuto per oggetto la situazione occupazionale dell’azienda, con particolare
riguardo alle sofferenze che si registrano in molti punti vendita a causa della scarsità di personale. L’azienda ha esordito presentando il quadro aggiornato della situazione occupazionale di Wind Retail. Acquisita nel 2009 con 372 dipendenti, oggi l’azienda ha 620 dipendenti e 160 punti vendita (principalmente collocati nel centro nord del Paese).
Il 95 % dei lavoratori ha un contratto a tempo indeterminato. I “tempi determinati” sono stati, sino ad oggi, quasi sempre confermati entro i 4 mesi. Per l’immediato futuro il management di Wind Retail conferma la volontà di puntare su rapporti di lavoro a tempo indeterminato, limitando il ricorso ai contratti interinali a poche situazioni collegate a picchi stagionali o particolari situazioni di emergenza.
Dei 620 dipendenti l’azienda ha dichiarato che 150 hanno un contratto full time (38 ore di lavoro settimanale), 90 hanno un part time a 35 ore, 170 a 30 ore, 180 hanno un part time a 24 ore e 20 persone fanno 20 ore settimanali. Su richiesta sindacale l’azienda ha sanato dal 1 luglio la situazione dei part time a meno di 20 ore settimanali, portandoli al 50%.
Pur confermando l’attuale dislocazione dei punti vendita e la volontà di confermare la propria presenza sul territorio, l’azienda ha annunciato la chiusura di un punto vendita nella provincia di Cagliari. I lavoratori a tempo indeterminato del punto vendita saranno riallocati nei rimanenti negozi della cagliaritano. Per quanto riguarda due lavoratori a tempo determinato impegnati nel negozio in chiusura, l’azienda si è dichiarata disponibile, su esplicita richiesta sindacale, a considerarli”bacino preferenziale” per i prossimi inserimenti che si potranno realizzare nei rimanenti punti vendita di Cagliari, confermando cosi', come evidenziato dal sindacato, che la professionalità e l'esperienza maturata non deve essere dispersa.
Da parte sindacale le OO.SS., pur esprimendo un giudizio favorevole sulla politica occupazionale complessiva dell’azienda e sulla esplicita dichiarazione aziendale di voler confermare anche per il futuro le scelte operate sino ad ora, si è rimarcato come in molte realtà aziendali ancora persistano forti difficoltà legate a situazione di sottorganico. In diverse regioni ancora oggi persistono punti vendita nei quali l’organico presente copre appena le esigenze di apertura, con evidenti problemi quando anche un solo lavoratore si assenta.
Da parte sindacale si è richiesta, sia per il consolidamento dell’occupazione che per la soluzione delle sofferenze di organico , la disponibilità aziendale ad aumentare ancora il numero di dipendenti a 30 ore settimanali. A riguardo l’azienda si è riservata di effettuare verifiche interne.
Sempre sulla questione degli organici dei punti vendita, l’azienda ha affermato che, a maggio, la situazione risulta essere migliorata. Nella realtà di Roma, una delle aree dove maggiormente si sono riscontrati disagi, nell’ultimo mese ci sono stati, sempre a detta dei responsabili aziendali, circa 7 episodi di cambio turno\sede di lavoro comunicati oltre le 48 ore. Nell’ottica di trovare una soluzione che possa contemperare le esigenze di far fronte ad emergenze dell’ultimo minuto con il rispetto del CCNL, l’azienda ha dichiarato di avere allo studio una proposta che vedrebbe l’inserimento di una risorsa che, facendo base in un punto vendita specifico, dia la propria disponibilità a coprire eventuali esigenze improvvise nell’arco di 50 chilometri di distanza massimo.
Da parte sindacale, pur ribadendo la preferenza per il consolidamento delle ore lavorate, è stato richiesto all’azienda di verificare ulteriormente le esigenze effettive e, nel prossimo incontro da svolgersi ai primi di settembre, illustrare con maggiore
precisione i contorni del progetto.
Sul tema dei rapporti in azienda, da parte sindacale si è insistito molto sull’urgenza che il clima positivo di condivisione che non si può che evidenziare a livello nazionale venga al più presto esportato dall’azienda anche a livello territoriale. Ancora troppe sono le segnalazioni di comportamenti di responsabili aziendali non in linea con quanto si è costruito sino ad oggi a livello nazionale. Sul tema dei depositi cassa in istituti bancari lontani dal punto vendita, le OO.SS. hanno
sollecitato all’azienda una soluzione finalmente risolutiva. Nel frattempo è stato esplicitamente richiesto ai responsabili di Wind Retail di ribadire a tutti i responsabili che queste attività, così come le operazioni di apertura e chiusura cassa, sono da
considerarsi a tutti gli effetti attività lavorative e, pertanto, da svolgersi in orario di lavoro.
Per ultimo, ma non per importanza, è stato ribadito da parte delle OO.SS il tema ferie, invitando l’azienda a dare corretta comunicazione sul periodo in cui le ferie non possono essere esercite e, al contempo, avere elasticità nell’accogliere, ove possibile, eventuali sporadiche richieste di lavoratori che dovessero cadere nel periodo suddetto.
LE SEGRETERIE NAZIONALI
SLC-CGIL FISTel-CISL UILCOM-UIL
NOTA DI REDAZIONE:
Nella foto Giovanni Sciuro RSU Wind sede di Catania