03 ottobre 2012

TELECOM ITALIA: A PROPOSITO DELLE RICONVERSIONI PROFESSIONALI

SEGRETERIA SLC-CGIL ROMA E LAZIO
RSU SLC-CGIL di Roma e Lazio
Negli ultimi tempi assistiamo quotidianamente a colloqui e trasferimenti di  risorse (compresi coloro che godono dei benefici della legge 104/92) al CSA, 119, 187 e verso altre funzioni. Si sta procedendo verso la ricollocazione degli “esuberi”
non solo della funzione DMO – come comunicato dall’Azienda –, ma anche di altri settori non inseriti nella comunicazione aziendale. Le funzioni interessate sembrano siano anche altre e con motivazioni e logiche applicate unilateralmente. Tutto questo
avviene, ed è bene ricordarlo, in vigenza dell’accordo di Solidarietà, ma senza che ne siano stati condivisi i criteri di selezione del personale né le quantità.
Denunciamo anche l’assenza di comunicazioni scritte da parte dell’Azienda alle risorse interessate.
I lavoratori coinvolti appartengono a tutte le qualifiche professionali (dal IV al VII livello, quadri compresi). Ricordiamo, a specifica tutela di tutti i lavoratori coinvolti, che le mansioni che andranno a svolgere dovranno essere equiparate al livello inquadramentale posseduto e che qualunque forzatura sarà contrastata assistendo il ricorrente in giudizio.
Invitiamo tutti i lavoratori chiamati in causa a non firmare nulla e a pretendere individualmente che l’Azienda consegni loro una comunicazione scritta relativa al passaggio da una funzione all’altra, prima che sia reso operativo il trasferimento. Non
sono accettabili trasferimenti “verbali” così come HR e Responsabili stanno invece facendo.
Le RSU e le strutture territoriali di slc-cgil sono a disposizione per qualsiasi supporto, controllo e monitoraggio delle azioni messe in campo dall’Azienda.
La slc-cgil non condivide la modalità inusuale messa in atto dall’Azienda, a maggior ragione in un momento storico particolare come l’attuale, che ci vede in contrapposizione su diverse vertenze: scorporo ramo informatico in SSC, CCNL, II livello, CDS, mobilità e riorganizzazione aziendale.
Ancora una volta slc-cgil di roma e lazio in tutte le sue articolazioni, si vede costretta a denunciare un atteggiamento aziendale lontano dagli accordi sottoscritti. In tal modo l’Azienda rischia di fare carta straccia di relazioni industriali corrette e non può che alimentare un peggioramento di un clima aziendale già fortemente degradato, e dei rapporti con le Organizzazioni sindacali che pure si sono sempre mostrate responsabili e pronte a valutare qualsiasi fase riorganizzativa
tenendo conto delle necessità aziendali ma nel rispetto della vita professionale e personale dei lavoratori. Per ultimo, non possiamo non notare, con rammarico, che su questo tema qualcuno ha deciso di uscire con comunicati di sigla e non unitari: una
scelta legittima, ma in controtendenza rispetto al lavoro unitario degli ultimi mesi. Ci permettiamo di ricordare, a noi stessi prima che agli altri, che, trattandosi dei diritti dei lavoratori, e' sempre meglio lavorare unitariamente. Le ansie di chi vuole uscire
per primo per conquistare la prima posizione, per quanto legittime, rischiano di indebolire l'intero fronte: detto questo, nel massimo rispetto delle scelte di ognuno, a ognuno la responsabilità delle proprie scelte.