Le scriventi Segreterie Nazionali vogliono con la presente rappresentare e far proprio il disagio e lo sconforto di tutti i lavoratori dei teatri lirici che in diversi modi seguitano la lotta perché sia possibile tenere in vita il messaggio culturale italiano che proprio nei teatri si realizza e viene diffuso.
La scarsa attenzione delle Istituzioni a questo settore non è imputabile alla recente crisi che ha coinvolto il Paese in tutte le sue realtà produttive ma è testimoniata dalla cinquantennale assenza di leggi regolatorie, dalla progressiva riduzione degli stanziamenti a supporto dell’attività, e dalla disinvoltura con cui si assiste alle locali dispute per le assegnazioni dei ruoli guida delle Fondazioni.
Le sovrintendenze prime imputate, per ruolo e responsabilità, della grave situazione economico‐gestionale delle Fondazioni, hanno bisogno di essere affidate per meritocrazia e non per partitocrazia, attraverso sistemi selettivi certi, limpidi e visibili e con responsabilità in solido per chi ha la nomina.
I lavoratori hanno partecipato le varie vicende negative del settore rispondendo in professionalità, quando si è richiesto di aumentare le produzioni, in responsabilità quando scoperti bilanci insostenibili hanno messo in gioco parte dei loro integrativi e applicato sistemi di solidarietà.
Questi lavoratori, gli artisti italiani tanto apprezzati nel mondo, sono oggi costretti a rispondere con l’ultimo mezzo a disposizione che hanno per alzare l’attenzione dei media e di chi ha diritto e dovere a vigilare ed intervenire, presidiare i teatri.
Le Segreterie Nazionali aspettano ancora il tavolo interministeriale propedeutico di un nuovo percorso e di una nuova legge per le Fondazioni, promesso dal Ministro Ornaghi, come attendono quello sui regolamenti, ugualmente da tempo richiesto.
Le situazioni di Bari, Cagliari, Palermo, Genova, i teatri già commissariati, le errate applicazioni legislative e del contratto nazionale vigente in atto in diverse Fondazioni, sono allarmanti segni del generale stato dei nostri teatri lirici che non possono e non vogliono rimanere vittime degli italici giochi di potere.
Le segreterie nazionali riformulano con urgenza la richiesta ai Sindaci‐Presidenti ed al Ministro perché vengano ripristinati momenti di confronto capaci di riportare nelle giuste regole nomine e gestioni dei teatri oggi e nel futuro.
LE SEGRETERIE NAZIONALI
SLC‐ CGIL - FISTeL‐ CISL - UILCOM‐ UIL - FIALS‐ CISAL
Silvano Conti - Maurizio Giustini - Fabio Benigni - Enrico Sciarra