26 ottobre 2012

Teleperformance: ennesimo colpo alla tenuta occupazionale

- COMUNICATO -
Il 23 ottobre Teleperformance ha aperto l’ennesima procedura di licenziamenti collettivi per 785 dipendenti, 164 nella sede di Fiumicino e 621 a Taranto.
Un numero enorme, che va ben oltre la reale situazione aziendale e che, ormai, non fa che confermare le reali intenzioni dell’azienda.
Dal marzo del 2010, allorquando fu aperta la prima procedura sulle tre sedi aziendali, ogni anno la dirigenza di Teleperformance ha aumentato puntualmente il numero degli esuberi in un crescendo che, allo stato attuale, non lascia intravedere un futuro per la società. Tre anni durante i quali nessuno è riuscito a vedere un autentico piano di rilancio da parte aziendale. Dopo la chiusura della sede di Roma, con il conseguente licenziamento a fine anno di 500 persone, oggi questa nuova procedura conferma la totale assenza di programmi.
In tre anni la dirigenza aziendale non ha saputo, o non ha voluto? acquisire nuovo lavoro, continuando a sfruttare le commesse in essere che, paradossalmente, aumentano il fatturato senza avere alcun ritorno positivo sull’occupazione.
Tutte le sollecitazioni sindacali sono andate regolarmente inascoltate, così come puntualmente disattese sono andati gli impegni presi dal management a rafforzare la parte commerciale per prendere nuove quote di lavoro. Così come poco convincenti sono le analisi di settore portate dall’azienda a giustificazione della situazione attuale: è sicuramente vero che il settore dei call center attraversa un momento particolarmente difficile, così come risponde al vero il rischio forte di un ritorno di soggetti che operano con modalità poco trasparenti, quando non del tutto nella illegalità; è altrettanto vero che in questo contesto, con queste difficoltà, operano decine di altre realtà che, a differenza di quanto fatto da Teleperformance, non hanno passato gli ultimi tre anni a scaricare i problemi sui soli lavoratori attraverso un uso massiccio e fortemente gravoso di centinaia di migliaia di ore di ammortizzatori sociali in deroga.
Tutto questo appartiene però a ieri. Oggi abbiamo una procedura di licenziamento che si abbatte su due realtà già fortemente colpite dalla crisi: l’area romana che a fine hanno perderà 500 posti di lavoro e che sta vivendo altre crisi di uguale gravità; Taranto, che dopo la crisi che sta colpendo l’Ilva proprio in questi giorni, deve registrare questi ennesimi esuberi che rischiano, seriamente, di contribuire ad un esito drammatico di una situazione già molto complicata. Ci opporremo con tutte le nostre forze affinché non vi siano ulteriori arretramenti sul fronte occupazionale e, soprattutto, affinché la condizione economica dei lavoratori di Teleperformance non abbia a subire ulteriori colpi.
Da oggi riprenderemo con maggior vigore la nostra battaglia per dare finalmente stabilità alle lavoratrici ed ai lavoratori di Teleperformance portando questa vertenza, insieme alle difficoltà che sta attraversando tutto il settore, all’attenzione dei massimi vertici istituzionali.
LE SEGRETERIE NAZIONALI
SLC-CGIL FISTel-CISL UILCOM-UIL