Catania 12 ottobre 2012
Stamattina i lavoratori dell’emittente Antenna Sicilia hanno occupato la sede della televisione di proprietà del gruppo Ciancio, in via Oderico da Pordenone. Si sono riuniti in assemblea alle nove e mezza e hanno scelto di alzare il tiro della protesta. In questo momento un gruppo di circa 35 dipendenti, tra tecnici ed amministrativi, si trova all’interno della sala di registrazione al terzo piano della storica sede. «Il Tg delle 14 non andrà in onda – annuncia Davide Foti, della Slc Cgil – le segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato l’assemblea permanente, rimarremo qui fino al 17, giorno in cui è previsto un nuovo incontro con la proprietà».
Ad essere colpiti dal piano di licenziamenti sono infatti soprattutto i tecnici: cameraman, registi, montatori, l’intera linea di produzione. Solidali molti giornalisti della redazione, presenti all’assemblea, così come al presidio di lunedì. Gli esuberi, soltanto ad Antenna Sicilia, riguardano 28 dipendenti su 58. «Scioglieremo l’assemblea – spiega Foti – se l’azienda ritornerà sui suoi passi e metterà in campo un contratto di solidarietà dignitoso, non come ha fatto fino ad ora, proponendo il 50 per cento di stipendio. I lavoratori perderebbero in totale 700-800 euro, una situazione insostenibile».
La Cgil nei giorni scorsi aveva puntato il dito contro le presunte irregolarità nella richiesta di contributi al Corecom, il comitato regionale per le comunicazioni, per l’assegnazione delle frequenze del digitale terrestre. Richiesta avvenuta prima dell’annuncio dei tagli, quindi con una situazione occupazionale ideale (uno dei criteri per avere i finanziamenti è il numero di dipendenti assunti a tempo indeterminato) per ottenere un punteggio più alto nelle graduatorie.
Preoccupa i sindacati anche la situazione dell’altra emittente del gruppo Ciancio, Telecolor. Dopo il reintegro imposto dalla Corte di appello di Catania dei sei redattori licenziati nel 2006, Fabio Albanese, Giuseppe La Venia, Nicola Savoca, Katia Scapellato, Alfio Sciacca e Walter Rizzo, l’azienda ha convocato per giorno 16 un’assemblea dei soci per decidere come rispondere alla sentenza che ritiene ingiusta. La Cgil teme che si possa arrivare anche alla chiusura della televisione.
Di Salvo Catalano
Comunicato Stampa
Il 12 ottobre 2012 si è tenuta l’assemblea dei lavoratori dipendenti dell’ emittenti televisiva SIGE (Antenna Sicilia) per fare il punto sulla vertenza in atto e che riguarda la procedura di licenziamento collettivo aperta il 2 agosto 2012 dalla azienda. A tal proposito le segreterie provinciali SLC CGIL e FISTEL CISL dichiarano che: “Pur consapevoli della grave crisi che sta attraversando il settore dell’emittenza dovuta al passaggio al digitale terrestre, riteniamo inaccettabile l’intransigenza mostrata dalla proprietà (gruppo Ciancio) al tavolo negoziale e la totale chiusura rispetto alla proposta alternativa ai licenziamenti avanzata dal sindacato. Ricordiamo, infatti, che in alternativa ai licenziamenti il sindacato ha proposto di utilizzare i contratti di solidarietà con riduzione a partire dal 30% delle ore di lavoro. La proprietà, invece, nel corso della trattativa (aperta un giorno dopo la pubblicazione, da parte di Corecom Sicilia, della graduatoria regionale per l’erogazione dei contributi alle emittenti siciliane e dopo l’attribuzione delle frequenze, ambedue le cose ottenute grazie anche e soprattutto al numero degli addetti) ha sempre più inasprito la propria posizione impedendo nei fatti la possibilità di poter esercitare al tavolo qualsiasi possibile negoziato anche attraverso la mancata rappresentazione di un piano industriale.
I lavoratori di Sige (Antenna Sicilia), per queste ragioni e per fare valere il loro diritto a negoziare sul proprio destino, da oggi saranno in assemblea permanente.
I lavoratori non intendono pagare da soli i costi della crisi e gli sbagli che sono imputabili ad un management e ad una proprietà miope e insensibile fino al punto di voler mettere sulla strada o sul lastrico quelle stesse professionalità che hanno contribuito alla crescita del gruppo Ciancio.
Auspichiamo che anche attraverso questa protesta le istituzioni intervengano e l’azienda riprenda a ragionare. Una soluzione è sempre possibile ma a condizione che i sacrifici non siano scaricati tutti sulle spalle dei lavoratori.
Anche le istituzioni e soprattutto la Regione Siciliana, così come è stato fatto in quasi tutta Italia ha l’obbligo di intervenire a sostegno dell’informazione televisiva locale, dando sostegno e soluzioni adeguate ai lavoratori ed anche alle aziende .
Comunicato - Sciopero -
Le OOSS e la RSA di Telecolor proclamano 2 giornate di sciopero dei lavoratori che si terranno con le seguenti modalità
Lunedì 15 ottobre: intera giornata lavorativa con sit-in dalle 9:30 alle ore 12:30 davanti la sede del quotidiano La Sicilia
Mercoledì 17 ottobre intera giornata lavorativa con sit-in dalle ore 9.00 davanti la sede dell’Ufficio Provinciale del Lavoro di Catania in attesa della conclusione dei lavori sulla trattativa in corso per l’annunciato licenziamento del 100% dei tecnici
Catania, 12 ottobre 2012
Le segreterie Provinciali
SLC CGIL e FISTEL CISL
Richiesta Intervento
Il 1 agosto 2012 l’emittente televisiva Telecolor International T.C.I.spa ed Il 2 agosto 2012 l’emittente televisiva S.I.G.E. spa (Antenna Sicilia e Teletna) hanno aperto la procedura ex art.4 e 24 L.223/91 dichiarando in eccedenza la prima 24 lavoratori del settore tecnico-amministrativo su 40 addetti e la seconda 28 lavoratori del settore tecnico-amministrativo su 55 addetti.
Premesso che alle due emittenti locali con sede a Catania Il CORECOM SICILIA ha pubblicato, con delibera n.8 del 1 agosto 2012 la graduatoria per l’attribuzione delle provvidenze alle emittenti televisive operanti in Sicilia e che tale graduatoria è stata inviata al Ministero dello Sviluppo Economico e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana.
Considerato che nella suddetta graduatoria Antenna Sicilia della S.I.G.E e Telecolor Italia 7 della Telecolor International TCI occupano il 1°ed il 2°posto con un punteggio rispettivamente di 2094,70 e 1432,34 risultante in massima parte dal punteggio derivante dal personale dipendente tecnico-amministrativo.
Considerato che comunque le due aziende hanno più volte sottolineato, nel corso degli incontri previsti dalla procedura L.223/91, che le condizioni di “fattori negativi” che sarebbero alla base della situazione di eccedenza di personale è relativa agli ultimi anni, e quindi precedenti alla attribuzione delle provvidenze.
Chiediamo al CORECOM SICILIA di intervenire per quanto di competenza affinché vengano salvaguardate criteri, regole e principi. Confidando in un Vs sollecito riscontro, cogliamo l’occasione per porgere
Distinti Saluti