Continua l'assemblea permanente dei lavorati di Antenna Sicilia che si oppongono al licenziamento del 50% dei dipendenti.
Altissima la preoccupazione dei lavoratori e delle loro famiglie a fronte della decisione drastica di licenziamento collettivo del personale comunicata dai vertici aziendali.
I lavoratori, le Segreterie di Slc CGIL Catania e Fistel CISL Catania con grande senso di responsabilità e lucidità continuano a manifestare e a rappresentare le difficoltà esistenti, dovute da una irresponsabile posizione aziendale che devasta le normali regole di democrazia e rappresentanza.
Gli atteggiamenti di totale chiusura dell'azienda, con le sue crescenti drastiche richieste, comunicazioni fuorvianti a mezzo stampa continuano a inasprire la vertenza.
Le OO.SS confermano la propria disponibilità e volontà per ricercare soluzioni alternative al licenziamento che non mortifichino la dignità del lavoratore e la propria esistenza nella nostra continuità.
Ad oggi nessun segnale positivo è arrivato alle organizzazioni sindacali da parte datoriale, ma soltanto alcuni segnali subdoli e particolari attraverso i luoghi preferiti dell’azienda e cioè i “corridoi”, Anzi denunciamo un netto peggioramento causato dalla disdetta del contratto di II livello e del premio di risultato con un danno economico di circa 30% su base annua.
La richiesta aziendale del 50% di riduzione oraria già insostenibile è rimasta tale, il contributo che l'azienda riceverebbe dall'avvio del contratto di solidarietà non lo riverserebbe ai lavoratori. E nel corso del confronto l'azienda non ha mai esposto il proprio piano industriale, pregiudicando pesantemente lo svolgimento delle corrette relazioni sindacali, e quindi la positiva determinazione del risultato.
Le lavoratrici e i lavoratori, Le Organizzazioni sindacali CGIL e CISL e le RSU sono consapevoli delle difficoltà del momento, ma ritengono le dichiarazioni aziendali non vere e molto offensive. Per superare la crisi in atto tutti abbiamo necessità di conoscere un piano industriale, progetti di sviluppo e soprattutto certezze occupazionali. Prima di toccare gli stipendi dei lavoratori l’azienda dovrebbe eliminare le collaborazioni professionali, consulenze esterne per mansioni e attività realizzabili con personale dipendente, e soprattutto i pensionati d’oro.
Ricordiamo tra l'altro che grazie al patrimonio rappresentato dalle risorse umane, l'azienda Sige ha avuto assegnate le frequenze dal Mise, ha ricevuto contributi dal Corecom Sicilia.
Auspichiamo che arrivino segnali concreti da parte dell'azienda che possano determinare una soluzione positiva per il futuro dell'azienda, dei lavoratori e delle loro famiglie
I Segretari generali
SLC CGIL e FISTel CISL
Davide Foti Antonio D’Amico