“La Commissione di Garanzia per l’attuazione della legge sullo sciopero nella seduta del 15 ottobre, a seguito dell’audizione delle parti, ha invitato Asstel a riprendere quanto prima il confronto per il rinnovo del contratto valutando l’opportunità di inserire una clausola sociale a difesa dell’occupazione.” Lo annuncia una nota di Slc Cgil nazionale.
“Si tratta di una presa di posizione molto importante perché conferma la linea del sindacato che la libertà di impresa vada esercitata nell’ambito di altri diritti e, soprattutto, del diritto alla salvaguardia dell’occupazione – afferma Michele Azzola, segretario nazionale di Slc Cgil. Il tema posto dal sindacato viene quindi confermato: è necessario che il contratto disciplini procedure che nell’ambito dei cambi di appalto evitino di creare disoccupazione per assumere nuovi lavoratori con gli incentivi dello stato.”
“E’ arrivato il momento di fissare alcune norme di civiltà che regolino il rapporto di lavoro e la responsabilità sociale dell’impresa al fine di evitare che, con il solo scopo di tagliare salario e diritti dei lavoratori, si proceda a continui cambi di appalto che lasciano a casa giovani lavoratori dei call center non perché il lavoro sia sparito ma solo perché l’azienda decide di farlo con chi offre costi minori. D’altra parte una norma del genere è di normale utilizzo in paesi quali gli Stati Uniti d’America e gran parte degli stati europei – ricorda Azzola.
“Sino a quando l‘unico modello a cui le aziende si attengono è tagliare il costo del lavoro attraverso la compressione del costo degli appalti, qualità, produttività eccellenza resteranno parole da usarsi solamente nei convegni – prosegue il sindacalista. Spiace constatare che nonostante l’invito della commissione, Asstel non abbia ancora ritenuto di riconvocare il tavolo e trovare una soluzione al tema posto dal sindacato.”
“Lo sciopero di venerdì 19 ottobre e la manifestazione nazionale a Roma devono dare un segnale chiaro ed univoco alle imprese – conclude Azzola: tutti i lavoratori del settore sono uniti per conquistare una norma che garantisca un futuro occupazionale, una remunerazione dignitosa ed una concreta speranza di futuro per migliaia di giovani.”