17 ottobre 2012

TELECOM - OPEN ACCESS: TECNICI O VEGGENTI...?

E’ da molti giorni ormai che i tecnici di Open Access, in particolare quelli  dell’AOL Lazio Nord, (ma non solo), sono oggetto di un invio insistente di SMS contraddittori, e in molti casi incomprensibili, che rendono a dir poco difficoltosa la normale attività. Un esempio tra i tanti: “Sui guasti non si fanno collaborazioni si passano ad impresa in poco tempo se si ripara in un ora un’ora e mezza ok, se così non è, si passano uguale ad impresa in poco tempo.”
Facciamo notare che, a meno di particolari doti naturali di preveggenza, è molto complicato misurare il tempo necessario richiesto da un intervento. Ammettendo che questa miracolosa dote sia in possesso di tutti i tecnici alla stregua di un cacciavite o di una punta del trapano (che però in molti casi mancano), il nodo centrale che si evince è quello dell'eventuale passaggio del guasto all’impresa, perché rimanda al tema spinoso delle internalizzazioni, tema sul quale Telecom continua a non voler dare informazioni chiare.
Inoltre, la probabilità che uno dei guasti assegnati ai tecnici possa durare precisamente come indicato nell’SMS è impossibile: infatti il tempo dei tecnici è stato misurato più volte nel corso degli anni anche se non si è mai giunti a depositarne una misurazione standard. Siamo partiti dall’era di “Vendiamo Aladino” (chiamata anche l’era de “il quinto livello solo a chi vende), a quella dell'Attivate ad ogni costo”, al breve periodo chiamato “Intervallo del videotelefono”. Oggi, che viviamo nella nuova era denominata “Tempo degli addebiti”, è anche più difficile misurare il tempo di intervento dei tecnici in quanto si aggiungono ulteriori variabili. E' superfluo ricordare, infatti, che il tempo degli interventi dipende da innumerevoli fattori da tenere in considerazione come gli orari scolastici, la chiusura/apertura dei negozi, la disponibilità del cliente, le distanze a volte enormi tra un luogo di intervento, ecc.
A tutte queste difficoltà si aggiungono poi i suddetti messaggi contraddittori, del tipo “lavorare correttamente per evitare la guastabilità ripetuta”, “lavorare velocemente per diminuire i tempi improduttivi”, “eseguire tutte le prove richieste”, “non perdete tempo passate alla ditta”,“comprendere l’esigenza della clientela”.
L’effetto di tutte queste contraddittorie indicazioni non concorre a creare certezze ma lascia solo incredulità mista ad amarezza e incomprensione, oltre che un rischio di inefficienze ripetute.
Vogliamo ricordare a tutti che i tecnici di Open Access svolgono il loro operato con professionalità e dedizione; sono il front-end dell’azienda, hanno il compito delicato di comprendere l’esigenza del cliente, lavorano nelle loro case, nei loro uffici, nel cuore del business di Telecom Italia. Per queste ragioni, dato  che all’Azienda spetta l'onere e l'onore di organizzare il lavoro, spetta anche il dovere di trovare il giusto equilibrio tra esigenze lavorative e direttive operative, evitando di scaricare sui lavoratori proprie schizofrenie organizzative e/o inefficienze strutturali.
RSU Slc-CGIL Telecom Italia u.p. Roma-Lazio
Segreteria Slc-CGIL Roma e Lazio