17 ottobre 2012

Equitalia sotto controllo: ma chi controllerà i controllori?

DI ANGELO GRECO
Equitalia verrà vigilata: il decreto legge sugli enti locali all’esame del consiglio dei ministri prevede infatti l’istituzione di un Comitato di controllo sull’Ente di riscossione per verificare che l’attività di recupero dei crediti dello Stato avvenga in massima trasparenza ed economicità. “Economicità” dice il testo di legge: nel senso – almeno si spera – di evitare anche inutili spese all’Erario, in termini di cause, avvocati e condanne, per giudizi dove il contribuente ha già in partenza ragione (per es.: gli inutili ricorsi per l’annullamento di cartelle di crediti prescritti).
Era necessario, in un momento di delicata tensione sociale, che qualcuno ponesse dei paletti, sia pure nominali, al soggetto più malvisto e inviso agli italiani. Un espediente, tuttavia, che suona come una costituzione ottriata, concessa cioè come un grazioso beneficio dal sovrano, messa lì più per forma che per utilità effettiva.
E difatti… Nel decreto legge si fa confusione tra “controllori” e “controllati” o, quanto meno, c’è un evidente conflitto di interessi. Perché a comporre il Comitato saranno: due membri del Ministero dell’Economia e delle Finanze, un altro niente poco di meno che dell’Agenzia delle Entrate, uno ancora dell’INPS e i restanti, a rotazione, degli altri enti creditori che si avvalgono di Equitalia, interessati quindi a che quest’ultima recuperi il più possibile. Soggetti inoltre che, al di là di come vigileranno, saranno comunque pagati da noi contribuenti. 
Mai come in questo caso è lecito chiedersi: “Chi controllerà i controllori?”

Nota di redazione:
Nella foto Angelo Greco, formato all'università L.U.I.S.S. di Roma, attualmente esercita la professione di avvocato a Cosenza. Già collaboratore presso la Columbia University di New York e presso la cattedra di Procedura Civile dell'Università della Calabria, è altresì autore di numerose pubblicazioni. Blogger.