02 febbraio 2011

Telecom Catania: Comunicato 187.1 del 02 febbraio e relativa apertura della procedura di raffreddamento

In data 01 Febbraio 2011 si sono svolte a Catania le assemblee dei lavoratori 187-1 commerciale del sito produttivo di via Mons. Dom. Orlando di Catania. Assemblee che ritenevamo necessarie per le insistenti richieste dei lavoratori su problematiche di tipo organizzativo. Le assemblee, oltre a registrare la quasi totalità degli addetti, hanno messo in risalto tematiche che colpiscono direttamente il diritto dei lavoratori ma soprattutto la dignità degli stessi.

I punti toccati sono fondamentalmente tre: 1) tempi e metodi di fruizione dei permessi individuali EF, Mamma e Papà, leggi 104 etc.., 2) organizzazione del lavoro e carichi di lavoro, 3) Sistemi di controllo individuali messi in essere dalla dirigenza Telecom locale.

Sul primo punto, i lavoratori evidenziavano che la fruizione delle EF o altro tipo di permesso individuale sul sito catanese sia diventato completamente discrezionale agli “umori” aziendali, sottolineando che una nuova procedura(????), messa in campo dai dirigenti locali e regionali, ponesse il vincolo di una sola persona per modulo. Come Sindacato non possiamo che contestare tale metodo alquanto singolare e per niente rispettoso del CCNL e delle leggi in essere, ritenendo che le indicazioni date, sicuramente distorte a livello territoriale, devono essere modificate! Non esiste nessuna normativa che mette una percentuale o un numero massimo di richieste da evadere. Questo abuso di potere sicuramente lesivo del diritto e della dignità dei lavoratori, deve necessariamente cessare. Consigliamo ai lavoratori di non usare più supporti telematici ( WFM, NSS etc. ), ricominciando a presentare il modello cartaceo che se non evaso positivamente deve essere riconsegnato al lavoratore con le motivazioni opportunamente scritte riguardanti le esigenze tecnico-organizzative che hanno portato all’esito negativo.

In merito al secondo punto “Organizzazione del lavoro e carichi di lavoro”, il dibattito è stato molto intenso e partecipato mettendo in evidenza carenze organizzative e gestionali molto rilevanti. Ai lavoratori viene fatto pesare giornalmente, in maniera subdola e molto strumentale, il tempo necessario tra le timbrature di ingresso e la login per la linea, conteggiando minuti e secondi di inefficienza. Ricordiamo a Telecom che molte sentenze della Corte Suprema di Cassazione hanno sancito che il tempo che intercorre tra la timbratura di ingresso ed inizio lavoro, deve essere sempre considerato a carico aziendale ( sentenza su tempo tuta dei colleghi metalmeccanici ) e che nessuno può strumentalizzare questi episodi per creare sudditanza psicologica ai lavoratori. Altro fatto molto importante denunciato nelle assemblee è il non rispetto, sistematico, del famoso accordo sul benessere riguardante il 60/40 ( linea/fuori linea), che crea inevitabilmente disagi, stress e malumore sia fisico che mentale, a tutti gli operatori che sono costretti, per otto ore al giorno, a rimanere in cuffia con la costante oppressione dei preposti e responsabili del sito riguardante la produzione giornaliera, arrivando pure a casi limiti dove i lavoratori sono costretti a farsi coprire quando si hanno necessità di natura fisiologiche. Roba da pazzi!!! A questo aggiungiamo la totale “discrezionalità” di cambi turni ( forse solo agli amici o ….. ), la fiscalità sulla presentazione dei permessi 104, per cariche elettive e sindacali.

Sul terzo punto “Controlli individuali”, siamo alle solite, tutti gli sforzi fatti a livello nazionale e territoriale sono resi vani. Si è arrivati al punto che i lavoratori oltre ad essere sottoposti alle famose “IDV”, dopo le chiamate vengono contattati dai preposti e/o responsabili locali e messi a conoscenza dell’esito della stessa, mettendo in campo un controllo non solo individuale ma molto invasivo. Se aggiungiamo che la composizione dei moduli non rispecchia l’organicità di almeno 15 lavoratori, ma in alcuni casi un modulo viene composto da meno di 5, possiamo capire che la facilità di controllo non ha limiti.

Le OO.SS. scriventi reputano tali atteggiamenti e fatti molto gravi, in quanto mettono in luce una mancanza cronica di organizzazione del lavoro e carenza di capacità gestionali locali e regionali che comportano una lesione dei diritti e della dignità dei lavoratori del reparto 187-1 di Catania. Fin da subito dichiariamo lo stato di agitazione del reparto e ci riserviamo di mettere in campo procedure di lotte idonee per garantire i lavoratori coinvolti.

Per la gravità dei comportamenti invasivi di controllo individuale, le OO.SS. interverranno tramite le autorità competenti al fine di far cessare da subito tale atteggiamento.


Le Segreterie Provinciali di Catania

SLC CGIL FISTEL CISL UILCOM UIL

Apertura Procedura di raffreddamento

Spett.le Telecom Italia SpA

RU/RI SUD

Napoli


Oggetto: Apertura Procedura di raffreddamento e conciliazione ai sensi delle leggi 146/90 e 83/2000 e successive modifiche ed integrazioni.

Le Scriventi OO.SS. con la presente aprono la procedura di raffreddamento ai sensi delle leggi vigenti per le motivazioni sotto elencate:

1. Organizzazione del lavoro e carichi di lavoro ( 60/40 ) reparto 187.1 di Catania

2. Metodi di fruizione dei permessi individuali ( EF, Mamma e Papà, 104 etc.) reparto 187.1 di Catania

La procedura si rende necessaria data la gravità delle situazioni che persistono nel reparto 187.1 di Via Mons. Dom. Orlando n.10 di Catania

Catania lì, 02/02/2011

Le Segreterie Provinciali di Catania

SLC CGIL FISTEL CISL UILCOM UIL