28 febbraio 2011

ACCENTURE HRS: TRE SEDI A RISCHIO MENTRE CONTINUANO LE POLITICHE MERITOCRATICHE

Giovedì 24 febbraio 2011, presso l’Unione Industriali di Roma, si è tenuto un incontro tra ACCENTURE HRS e le Segreterie Nazionali di SLC, FISTEL e UILCOM unitamente alle RSU aziendali per discutere della situazione aziendale.
Nel corso dell’incontro l’azienda ha confermato ufficialmente il rinnovo della commessa Telecom avvenuto nel corso del mese di dicembre scorso con la formula full fino al 2012 e con la possibilità per Telecom di variare unilateralmente il livello delle prestazioni richieste per gli anni 2013-2014. Al termine di tale periodo, a detta di AHRS, Telecom Italia potrebbe scegliere di reinternalizzare tali attività o di affidare ad altri tale commessa.
Alla luce di tale situazione, secondo l’azienda, è necessario procedere alla chiusura delle sedi di Torino, Bologna e Napoli, onde permettere un risparmio sui costi tale da consentire di far fronte ai livelli di riduzione della commessa Telecom, ed ha ipotizzato l’utilizzo di strumenti quali, tra gli altri, i trasferimenti fuori dalla regione, le mobilità coatte e le riallocazioni in altre aziende per la gestione degli esuberi.
La delegazione sindacale ha più volte chiesto a quanto ammontasse la riduzione economica prevista nel rinnovo, senza riuscire ad avere dati precisi da parte aziendale. Inoltre ha pesantemente denunciato gravi perplessità sull’utilizzo degli stagisti, chiedendo a più riprese una dettagliata informativa in merito, prima di iniziare qualsiasi altro tipo di discussione. C’è poi da considerare che nel corso dei mesi scorsi si è dato seguito all’erogazione di politiche meritocratiche (che hanno visto escluse le sedi in questione) a nostro avviso eticamente ed economicamente incompatibili con la situazione aziendale.

Tutto questo avviene in un’azienda che fin dalla sua acquisizione da parte di Accenture, non è stata in grado di acquisire nuove sostanziose commesse che potessero creare i presupposti per un reale sviluppo; più volte il sindacato ha denunciato repentini cambiamenti di strategie industriali purtroppo inefficaci ad aggredire il mercato. In tutto questo quadro i lavoratori hanno dovuto sostenere pesanti sacrifici (ritardi nella definizione dei secondi livelli di contrattazione, mancata erogazione del premio di risultato per molti anni, processi di mobilità, distacchi presso altre aziende, ecc.) fino ad arrivare, esattamente un anno fa, alla sottoscrizione di un accordo di mobilità coatta che, unitamente alle ipotesi di rinnovo della commessa Telecom, avrebbe dovuto stabilizzare una situazione nella quale AHRS aveva già preso di mira le sedi in questione, ipotizzando la loro chiusura. Non si riesce inoltre a capire quale sia il livello degli esuberi ed il reale vantaggio in termini di costi che avrebbe la chiusura delle tre sedi, visti i bassissimi affitti degli uffici in questione.
Per tutti questi motivi SLC, FISTEL e UILCOM ritengono inaccettabile la posizione aziendale ed hanno invitato l’azienda ad una seria ed approfondita riflessione che porti ad un deciso cambiamento di strategia, chiedendo con decisione un’analisi dettagliata della situazione a partire dal tema degli stagisti, dei dati precisi sui livelli di riduzione della commessa, dei costi industriali delle sedi di Torino, Bologna e Napoli e quant’altro sia necessario a determinare un quadro esatto della situazione aziendale senza il quale, per il sindacato, non può neanche iniziare una eventuale discussione nel merito.
Per SLC, FISTEL e UILCOM gli eventuali risparmi che si rivelassero necessari non solo a tamponare la situazione ed a “vivacchiare” in attesa di non si sa bene cosa, ma ad impostare un serio progetto di rilancio industriale, non possono individuare agnelli sacrificali esclusivamente nei lavoratori delle sedi già citate, ma eventuali risparmi devono considerare l’azienda nel suo complesso, senza posizioni precostituite. Non vorremmo infatti che questa posizione aziendale sia solo il primo passo per la chiusura di tre sedi oggi e di altre domani, in uno scenario di progressiva desertificazione industriale territoriale di AHRS. Questo progetto non potrà trovare il consenso delle OO.SS..
Per tutti i motivi sopra esposti, SLC FISTEL e UILCOM indicono da subito l’apertura dello stato di agitazione su tutto il territorio nazionale, con la conseguente sospensione di tutte le prestazioni aggiuntive (straordinario, reperibilità, trasferte che inizino o finiscano al di fuori del normale orario di lavoro). Inoltre chiedono alle strutture territoriali competenti ed alle RSU di tutte le sedi aziendali di effettuare una prima tornata di assemblee per spiegare nel dettaglio la situazione e sensibilizzare tutti i lavoratori in previsione di ulteriori e più incisive forme di lotta che, qualora non cambiasse sostanzialmente la posizione aziendale, sarebbero inevitabili e durissime. Il prossimo incontro è previsto per la giornata di mercoledì 9 marzo.
LE SEGRETERIE NAZIONALI
SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL