COMUNICATO
A pensar male si fa peccato ma di solito ci si indovina.
Quanto accaduto giorni fa al CC119 di Palermo è una pratica che noi come Sindacato abbiamo sempre pensato fosse in uso, e che pur denunciandola politicamente non abbiamo mai potuto far perseguire legalmente per l'assenza di prove che suffragassero i nostri sospetti. Ma il tempo è galantuomo, e le prove adesso son saltate fuori casualmente per errore umano.
Ora possiamo dire a gran voce che Telecom al 119, sicuramente nel centro palermitano, effettua il sistematico controllo a distanza degli operatori, tracciando dei report per ognuno dei lavoratori.
L'azienda saprà già che tali azioni sono ILLEGALI, riteniamo pertanto superfluo ricordarglielo.
Ciò che riteniamo necessaria è che, coloro che hanno commissionato il comportamento fuorilegge vengano perseguiti e chi ha realmente la responsabilità ne paghi le conseguenze.
La misura è colma, a prescindere dalle azioni legali per le quali abbiamo attivato le nostre verifiche di fattibilità. Urge, sul territorio e a livello centrale, un serio e approfondito confronto di merito sulla scellerata e – vale la pena sottolinearlo ulteriormente – illegale gestione del 119 di Palermo. Va fatta inoltre una verifica da parte della Commissione sui controlli a distanza.
L'atteggiamento scientemente scelto aggrava le condizioni di lavoro di operatrici e operatori, già fortemente sottoposti ad agenti stressanti connaturati all'attività svolta.
Discuteremo, insieme a lavoratrici e lavoratori, le azioni di lotta da intraprendere ma chiediamo fin d'ora un incontro immediato sulla gravissima questione sollevata da tempo che oggi è stata – purtroppo per Telecom, per fortuna dei lavoratori – comprovata dai fatti.
Le Segreterie Regionali e la RSU
Slc-CGIL - Fistel-Cisl