Catania, 2 maggio 2011 -
E' stato costituito in Sicilia il Coordimento Reti Operatori Alternativi
Nel corso della riunione a cui hanno partecipato RSU e dirigenti sindacali delle aziende Vodafone, Wind e Fastweb, tutti impegnati nelle attività di rete, si è deciso di costituire un coordinamento su base regionale e ciò con lo scopo di analizzare ed intervenire sui processi di riorganizzazione e ristrutturazione che stanno o che potrebbero interessare gli operatori alternativi di rete i cui piani industriali assumono sempre più contorni ancora incerti e/o che spesso si concretizzano in improvvise riorganizzazioni e relativi tagli all'occupazione e repentini trasferimenti di ramo d'azienda. Nel contempo si è convenuto di dare vita a detto coordinamento su base regionale per poter più facilmente interloquire con le Istituzioni della Regione Siciliana in materia di governo dei processi e programmazione.
In particolare, in questa prima riunione, si è discusso sul progressivo svuotamento dei perimetri aziendali in atto presso gli operatori TLC alternativi e con particolare riferimento al costante interesse che manifestano, verso le attività di rete, nuovi soggetti imprenditoriali presso i quali non vengono rispettate le più elementari forme di tutela dei lavoratori occupati (vedi nuovi operatori cinesi)
Nel contempo si è discusso anche delle trasformazioni che più complessivamente stanno intervendo sull'organizzazione del lavoro che sempre più sta tenendo conto dei tempi e dei metodi (MtM) di esecuzione dei lavori assimilando perciò il tecnico ad un elemento di una ipotetica catena di montaggio e perciò, per definizione, il lavoratore non viene considerato una risorsa umana da valorizzare ma un elemento precario da sostituire (precarizzazione dei rapporti di lavoro). A tal proposito i partecipanti alla riunione sono stati invitati a tenere sempre più conto della formazione sulla sicurezza anche in virtù delle eventuali refluenze sull'organizzazione del lavoro e relativa verifica della rispondenza alle certificazione ISO in materia di sicurezza sul lavoro.
Si è convenuto, soprattutto, di intervenire presso la Regione Sicilia con lo scopo di chiedere il sostegno a favore di un intervento di legge (su base regionale?) sulle materie che riguardano la cessione di ramo di azienda e le clausole sociali di salvaguardia (quest'ultimo punto al fine di tutelare la risorsa umana e far si che le professionalità non vadano disperse).
In ultimo, e non per certo per ordine di importanza, si è convenuto di far si che venga resa evidente, azienda per azienda, la catena del subappalto, all'interno della quale spesso rischiano di infiltrarsi interessi e commistioni che nulla dovrebbero a che vedere con il buon lavoro.
Verrà chiesto, inoltre, alla segreteria nazionale che a dire il vero è stat sempre attenta rispetto a certi strani fenomeni, che venga richiesto alle aziende, soprattutto ad Wind, di rendere evidenti le eventuali consulenze esterne e che venga fatta chiarezza in ordine ai rapporti con la ditta Sirti.