29 maggio 2011

Digital Divide: Ma questa è solo l'anteprima...

Sempre più frequentemente sentiamo e leggiamo di Digital Divide, ma letteralmente di cosa si tratta?

Per divisione digitale si intende una mancanza di accesso e di fruizione alle nuove tecnologie di comunicazione e di quelle informatiche. Il termine venne usato per la prima volta in America da Bill Clinton ed Al Gore in un periodo storico dove l'innesto di internet incominciava ad attirare pure il mondo industrializzato che si rese conto ben presto dell'importanza della "rete". I principali problemi che ne ostacolano la crescita sono in maniera prioritaria tre:

- Infrastrutture

- Condizioni economiche

- Analfabetismo informatico

In Italia il digital divide è causato prevalentemente dalla mancanza di infrastrutture adeguate e da costi molte volte eccessivi riguardante l'offerta dei vari gestori di telefonia. Da parte del Governo italiano, fiumi di parole sono stati spesi per ridurre il gap riguardante l'argomento.

Nel 2009 Paolo Romani, viceministro per lo Sviluppo, aveva varato un piano che doveva portare la banda larga a 20 Megabit al 90% della popolazione con un investimento totale di 800 milioni di euro. Bugia "MegaGalattica" dato che causa crisi gli investimenti governativi si ridussero a circa 100 di milioni (2010) non andando a valutare che un investimento in tecnologia fatto a medio, lungo termine sarebbe stata ed è un'opportunità di grande crescita per tutto il nostro Paese e non, come dichiarato da qualcuno, uno spreco di denaro.

Le grandi aziende di telecomunicazioni si stanno comunque muovendo per ridurre e fornire soluzioni logiche e fattibili al problema "Digital Divide"

Per portare alcuni esempi:

"Vodafone ha promosso il progetto 1000 comuni. Con un investimento totale di un miliardo di euro, Vodafone si è proposta di coprire con la banda larga, a partire da gennaio 2011, un totale di 1000 comuni, un comune al giorno.

La copertura Radio potrà essere utilizzata sia in mobilità che in casa e nelle Piccole Aziende, con una velocità di 2 Mbps, doppia rispetto alla soglia di 1 Mbps ritenuta, anche a livello internazionale, soglia minima di Larga Banda. Priorità ovviamente a quei comuni che sono in situazione di digital divide.

Anche Telecom, con “Anti digital divide”, si è posta l’obiettivo di portare la copertura ADSL nei piccoli comuni"

Ma questa è solo un'anteprima. L'argomento verrà ripreso ed approfondito su questo blog da Giovanni Pistorio che mi ha promesso un editoriale in tal senso.

Promessa che da buon sindacalista non tengo per me ma condivido con tutti i lettori, in modo da non far dimenticare al "Don, pardon, al Buon Giovanni" quanto detto e discusso pochi giorni fa con il sottoscritto.

Salvo Moschetto

Slc Cgil Catania