DICHIARAZIONE DI EMILIO MICELI
SEGRETARIO GENERALE SLC/CGIL
- Stanotte abbiamo sottoscritto il contratto dei Grafici. Non era scontato dopo 14 mesi dalla scadenza. Come speravamo tutti, alla fine ha prevalso il buon senso e credo si possa dire che quello sottoscritto sia un buon contratto. E lo è non solo per la sua distanza dall’accordo separato del 2009, ma soprattutto perché con questo contratto si apre il grande tema di una regolazione autonoma del modello contrattuale da parte della categoria.
Nessuno, ovviamente, milita a favore di una idea tutta autosufficiente della categoria, ma è bene che il contratto di lavoro acquisti una sua peculiarità sempre più forte attraverso la capacità di sciogliere esso stesso alcuni nodi. Cosa rimandare alla
contrattazione di secondo livello, ad esempio; oppure il grande tema dei precari che trova spazio ancora insufficiente, in questo rinnovo, in una commissione che dovrà valutare attraverso quali modalità giungere all’estensione della sanità integrativa, ma che entra di fatto all’interno di un contratto collettivo, cosa che riteniamo decisiva affinchè il contratto possa e debba rappresentare tutto il lavoro e tutti i lavoratori.
Insomma, si apre uno spazio di ricerca sul campo e soprattutto una sfida, per noi e per le imprese. E’ l’alternativa alle deroghe ed ai contratti aziendali sostitutivi; è il tentativo di riagganciare i lavoratori atipici, sequestrati dalle aziende al sistema delle relazioni industriali ed alle tutele collettive; è, infine, la riaffermazione alta del principio che il salario non è un mero calcolo matematico da fare su indicazione di una società di analisi, ma l’oggetto più prezioso della contrattazione che regola la
stessa organizzazione del lavoro.
Ecco, noi, la SLC, la Uilcom, la Fistel ed Assografici alla fine abbiamo scelto questa strada, con buona pace dei Sacconi di turno, ancora attardati sulla via dell’isolamento della Cgil. Se ve ne fosse stato bisogno, questo rinnovo contrattuale dimostra che il sindacato, pur nelle sue articolazioni, se non si divide è un soggetto forte. Non è poco!