25 maggio 2011

Festa Srl: Comunicato SLC

COMUNICATO:

Leggiamo con stupore il comunicato nazionale della Segreteria Fistel che in relazione alla vicenda dell’accordo aziendale siglato presso la società Feste, ci attacca.

Stupore perché il menzionato articolo del manifesto di ieri (ma potremmo citare anche Repubblica) e che alleghiamo per completezza di informazioni, non cita mai SLC-CGIL, ma soprattutto perché invece di attaccare questo o quel giornale, la Fistel-Cisl dovrebbe interrogarsi se ciò che è scritto sia vero o meno, visti i numerosi riferimenti e i dettagli impressionanti che non possono essere tutto frutto di fantasia (minacce, trasferimenti a Lucca, estorsione di dimissioni,

condanna già avvenuto per violazione delle norme sulla maternità, ecc.).

Ovviamente questo non cambia i termini della questione e ribadiamo sia la nostra solidarietà ai lavoratori di Festa che i seguenti punti di merito:

1) non condividiamo l’accordo fatto da FISTEL-CISL che di fatto si fa protagonista di un attacco gravissimo al CCNL, cioè al principio di regole uguali per tutti (e questo lo fa alla vigilia del rinnovo del CCNL di settore per di più). Lo abbiamo già scritto e lo scriviamo nuovamente senza problemi;

2) è un fatto che l’azienda in questione sta cercando di applicare il contratto firmato dalla Fistel-Cisl anche ai lavoratori subordinati, facendo transazioni tombali con l’assistenza dello stesso sindacato in cui testualmente i lavoratori rinunciano al CCNL accettando, come unica fonte di regolazione del proprio rapporto di lavoro, il contratto aziendale siglato dalla Fistel. Così come è un fatto la condanna già avvenuta nei confronti di questa azienda;

3) vi è una contraddizione evidente tra la volontà di combattere il dumping, la concorrenza sleale, le gare al massimo ribasso, e la sottoscrizione di accordi sostitutivi del CCNL come questi che prevedono deroghe ai minimi contrattuali, meno diritti e minori maggiorazioni. Sono accordi come questi che alimentano il dumping e che spingono il settore a competere sempre di più sulla riduzione del costo del lavoro e non sulla qualità;

4) per noi il sindacato di deve battere per combattere la precarietà alzando le tutele degli ultimi, non abbassando quelle di chi si è conquistato qualche diritto e briciolo di dignità in più;

5) accordi come questo fanno male a tutti i lavoratori del settore seri e impegnati e fanno male anche a quelle imprese che invece credono in un sistema di regole e diritti uguali per tutti e che pensano occorra competere sull’innovazione, sulla responsabilità sociale, sulla valorizzazione delle relazioni sindacali e del protagonismo dei dipendenti.

Per quanto riguarda la vicenda personale del signor Salvatore Capone non sta a noi valutare il suo comportamento da un punto di vista giudiziario (per questo esistono i tribunali). La nostra è e rimane una critica politica e sindacale alla Fistel-Cisl, organizzazione che per storia e importanza non dovrebbe comportandosi come l’ultimo dei piccoli sindacati gialli, che firma accordi quasi di “nascosto” da tutti, lavoratori compresi.

La Segreteria Nazionale di SLC-CGIL


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