Si è tenuto Ieri il previsto incontro con Poste Italiane, presso l’Unione Industriali di Roma, per affrontare i temi relativi ai lavoratori “esodati” e al “Fondo di solidarietà e di sostegno al reddito”.
Gli argomenti individuati per riprendere le relazioni sul tavolo unitario, tengono conto, evidentemente, dello scenario politico che si è determinato negli ultimi giorni ed assumono particolare rilievo anche in funzione delle future scelte che saremo chiamati a fare.
La riunione ha rappresentato la ripresa dell’attività relazionale, che proseguirà consentendoci – lo auspichiamo vivamente – di affrontare tutti i temi che si sono accumulati in questi ultimi 10 mesi.
Per quanto attiene agli “esodati” di Poste Italiane sono ancora 2.761 gli ex dipendenti che con il decreto Milleproroghe non hanno trovato soluzione.
Ricordiamo in proposito che si tratta di quei lavoratori che, dopo aver firmato l’esodo incentivato volontario, per effetto della riforma del sistema previdenziale hanno viste mutate pesantemente le condizioni di accesso alla pensione, con spostamenti temporali anche di 6 anni, durante i quali rischiano di non percepire né stipendio, né pensione.
Per questi lavoratori il Governo ha dichiarato di voler individuare possibili soluzioni entro il prossimo giugno, noi, tuttavia riteniamo che su questo “intento” vadano mantenuti i riflettori accesi, e vadano messe in campo tutte le iniziative utili per essere sicuri che non rimanga escluso nessuno.
Questa è la ragione per cui abbiamo dato ieri, seduta stante, la nostra disponibilità a condividere un “Avviso Comune”, attraverso il quale le OO.SS. e l’azienda sollecitano il Governo a estendere, da 24 a 36 mesi, la copertura previdenziale e contributiva dei soggetti interessati.
In tal modo si riuscirebbe ad includere la quasi totalità delle lavoratrici e dei lavoratori oggi esclusi, mentre per coloro che nonostante questa ulteriore iniziativa non dovessero rientrare in questa fattispecie, abbiamo chiesto all’azienda l’assunzione di un impegno che gli garantisca un’adeguata protezione.
Per quanto riguarda il secondo punto in discussione, il cosiddetto “Fondo di solidarietà e di sostegno al reddito”, è opportuno ricordare che già a febbraio u.s. la nostra organizzazione, con una lettera fatta in occasione della nevicata straordinaria che aveva colpito e paralizzato quasi tutta Italia, aveva chiesto che, rivitalizzando quel fondo, una parte venisse utilizzata come ammortizzatore sociale per coprire l’assenza dal lavoro di coloro che erano stati interessati dalla calamità naturale.
Registriamo pertanto con soddisfazione che quella nostra richiesta abbia riaperto di fatto la discussione sul tema, tanto che l’azienda ha proposto la sottoscrizione di un apposito accordo finalizzato a mantenere l’efficacia del “fondo”.
Sui due documenti proposti – relativi ai due punti in discussione - le altre OO.SS. hanno chiesto ulteriore tempo per fare i propri approfondimenti. Noi non abbiamo voluto compromettere il delicato equilibrio da poco raggiunto ed è questo il motivo per cui, pur condividendo ovviamente entrambe le proposte, abbiamo accettato di sottoscriverle tra qualche giorno.
Gli incontri comunque proseguiranno e già domani è prevista una riunione sulle RSU, richiesta dal slc-cgil e dal failp con lettera del 16 marzo u.s.-
Nell’occasione ribadiremo la nostra ferma volontà di restituire, velocemente e concretamente, ai lavoratori delle Poste il diritto ad eleggere le rappresentanze sindacali unitarie scadute da circa tre mesi.
Si è votato recentemente, e si sta votando, in tantissimi settori del mondo del lavoro, dove le RSU sono scadute, ed è inaccettabile che non avvenga normalmente anche in poste italiane.
Diversamente anche questa partita, così come sta avvenendo per il CRAL, rischia di essere sottratta alle regole democratiche e assoggettata alle più disparate ragioni di opportunità dei vari soggetti - sindacali o aziendali che siano – che, volta dopo volta, pur sostenendo il contrario tentano di sminuirne l’importanza.
Come di consueto, vi informeremo puntualmente al termine degli incontri.
2011 | 2010 | 2009 | Totale | ||
Risorse interessate dal decreto salvaitalia (dl 201/2011)
| 3447 | 2439 | 194 | 6080 |
maturazione pensione dal 1 gennaio 2012 al 31 dicembre 2015-2016
|
Risorse incluse nell'emendamento al decreto milleproroghe
| 1382 | 1764 | 173 | 3319 |
- cessazione entro 2011
- ratifica entro 2011
- percezione pensione (trattamento) entro 1/12/2013 con previgente normativa
|
Risorse escluse nell'emendamento al decreto milleproroghe | 2065 | 675 | 21 | 2761 |
- cessazione entro 2012 (116 risorse)
- ratifica entro 2012 o no ratifica (164 risorse)
- percezione pensione (trattamento) oltre il 1/12/2013 con previgente normativa
|
Ulteriori risorse incluse con estensione emendamento a 36 mesi
| 1000 | 400 | 21 | 1421 | Percezione tra i 25 e 36 mesi |
Delta | 1065 | 275 | - | 1340 |