05 marzo 2012

Telecom Italia: Comunicato accordi mobilità del 2008


Il giorno 28 Febbraio, si è svolto, su richiesta del Sindacato, un incontro tra Telecom Italia e le Segreterie Nazionali SLC FISTel e UILCOM, finalizzato ad esaminare la situazione dei lavoratori in mobilità in seguito agli accordi del 2008 che, a causa dello spostamento delle finestre, sono rimasti senza copertura pensionistica.
Sul tema si è svolto un articolato confronto, dove inizialmente l’azienda aveva dichiarato l’indisponibilità ad erogare qualsiasi contributo economico.
In seguito alla ferma presa di posizione delle OO.SS., che hanno denunciato in merito anche un atteggiamento etico alquanto discutibile, Telecom si è impegnata a corrispondere l’integrazione dell’incentivo previsto a proprio carico rispetto all’indennità di mobilità, per i lavoratori che hanno visto differire la propria finestra pensionistica nel corso del 2012 e sono in attesa di ulteriori interventi di tutela da parte del Ministero del Lavoro.
Nei prossimi giorni tutti gli RU riceveranno indicazioni di corrispondere quindi ai lavoratori interessati il differenziale tra l’indennità di mobilità e l’integrazione al 90% come da accordo di mobilità del 2008 fino alla finestra pensionistica, man mano che i lavoratori stessi, al termine del periodo ordinario di mobilità e dei trattamenti economici già erogati dall’Azienda, si vengano a trovare nelle sopracitate condizioni.
Pertanto invitiamo le strutture sindacali territoriali e/o i lavoratori che già si trovano in queste condizioni a contattare l’RU territoriale di competenza al fine di predisporre i conteggi mentre gli altri potranno farlo man mano che si trovino a ridosso delle condizioni suddette.
Nel corso del medesimo incontro Telecom ha quindi comunicato alle OO.SS, la volontà di procedere al reimpiego temporaneo fino a tutto il 2012 di circa 200 lavoratori di livello medio- alto che, a seguito dei processi di riorganizzazione che si stanno attuando all’interno del mondo Vendite Top Pubblic, Customer Care 187, Credito commerciale, Asa e Directory Assistance hanno perso a detta dell’azienda, l’incarico e la funzione. La ricollocazione dovrebbe avvenire tramite l’assegnazione di un progetto di lavoro individuale, con una semplice comunicazione personale che prevede la consegna di una lettera. Sempre in ambito DA, Telecom Italia ha inoltre comunicato alle OO.SS. l’esigenza di aprire a breve un ulteriore confronto sui turni e sull’organizzazione del lavoro che dovrebbe produrre, sempre secondo Telecom Italia, ulteriori “efficientamenti”.
Tutto ciò mentre sui vari territori si registrano continue iniziative unilaterali su progetti messi in piedi dall’azienda come nel caso dell’Abruzzo (dove i lavoratori del credito di Pescara sono stati riconvertiti sul mondo 187 tramite comunicazioni relegate al rango di “varie ed eventuali” nell’ambito di una sessione di confronto con il Coordinamento Nazionale delle RSU e nonostante il Sindacato abbia chiesto con forza a tutti i livelli una sospensione del progetto in attesa di poter inquadrare tali trasformazioni nel contesto di un confronto più complessivo), le dinamiche sul mondo Asa, con spostamenti unilaterali di personale verso il mondo on-field, il Bando “Partner Care” messo in piedi senza il rispetto di quanto stabilito dall’accordo del 4 agosto, la mancata convocazione dei tavoli territoriali sui progetti di riassetto del mondo dei venditori, per non parlare di quanto sta accadendo sull’applicazione delle nuove turnistiche nel mondo 187 a pochi giorni dall’avvio della nuova riorganizzazione.
La Segreteria Nazionale Slc-CGIL, al termine della riunione, ha espresso un giudizio pesantemente critico, nel metodo e nel merito, su questi ennesimi processi di “efficientamento” varati da Telecom.
Da diverso tempo, ormai, esprimiamo forti preoccupazioni per le continue fughe in avanti da parte aziendale sui vari processi riorganizzativi, che acuiscono ancora di più le criticità nell’ambito delle già complesse relazioni industriali con il sindacato.
Come SLC-CGIL continuiamo inoltre a denunciare la condizione di stallo che si è venuto a creare nei processi di riconversione/riqualificazione professionale previsti dall’accordo del 4 agosto 2010 per la totale assenza di nuovi Bandi ed il mancato avvio delle triangolazioni tramite i confronti territoriali, nonostante le uscite che si sono registrate per le mobilità.
Allo stesso tempo registriamo con forte preoccupazione la nascita di un nuovo fenomeno che, tramite processi di “efficientamento” di vari settori aziendali, comincia a determinare nuovi esuberi che l’azienda è intenzionata a gestire tramite inedite “riallocazioni a progetto”, oltretutto per un periodo di tempo al termine del quale non si intravedono consolidamenti certi delle attività proposte.
Per la CGIL non è accettabile tale situazione: mentre quello che dovrebbe essere il principale interesse dell’azienda, l’emissione di bandi, sembra essere un tema caduto nel dimenticatoio a pochi mesi dalla scadenza dell’accordo sui contratti di solidarietà, vengono contemporaneamente messi in campo processi di razionalizzazione che determinano ulteriori criticità occupazionali con estemporanee ipotesi di ricollocazione professionale per ulteriori centinaia di lavoratori.
A tutto questo si aggiunge il preoccupante dato venuto fuori dal C.d.A. di pochi giorni fa, dal quale emerge che, se da un lato si e’ visto raggiungere come Gruppo gli obiettivi prefissati per il 2011, grazie ai risultati che si sono registrati in Brasile e Argentina, dall’altro si riscontra il dato fortemente preoccupante all’interno del mercato italiano con oltre un miliardo di contrazione dei ricavi.
SLC-CGIL alla luce di tutto ciò, avvierà nei prossimi giorni con le proprie strutture territoriali ed il Coordinamento delle RSU, un confronto per valutare tutte le soluzioni più appropriate da intraprendere, ritenendo che quanto sta accadendo in Telecom Italia corre il rischio di vanificare lo spirito ed i contenuti dell’accordo del 4 agosto 2010.
Segreteria Nazionale SLC-CGIL