Di seguito quanto già segnalato ieri da Cgil catania, Slc Cgil catania e nidil catania a proposito di lavoro in somministrazione. Leggete con attenzione perché lo scenario diventa complesso ed ingarbugliato
Giovanni Pistorio
Care/i Compagne/i,
ritenendo di fare cosa utile, in allegato, la notizia apparsa su l Taccuino del 21 marzo 2012 relativa al recepimento della Direttiva Europea numero 104 del 2008 sul lavoro interinale. Stante alle informazioni, rese dal nostro Ufficio Giuridico, il lavoro interinale di fatto, nel nostro Paese, rischia di diventare il vero “contratto unico” alla faccia dei buoni propositi di riforma del Ministro Fornero e del Presidente Monti……buona lettura e lascio a Voi tirate le conclusioni…..
Saluti Michele Pagliaro
Recepimento direttiva CE su lavoro interinale
21/03/2012 | Giuridica
Con questa nota vi diamo conto del parere dell'Ufficio Giuridico della CGIL in merito al “Decreto Legislativo” (non ancora pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e di cui se ne ha conoscenza solo attraverso indiscrezioni) in merito al recepimento della Direttiva Europea 2008/104/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa al lavoro tramite agenzia interinale.
Per quanto ci è dato da sapere, tre sono gli aspetti negativi:
1- Il metodo: si legifera su una questione importante del mercato del lavoro fuori dal tavolo in cui si negozia sugli stessi temi. Il combinato disposto fa si che, ad esempio, appesantendo gli oneri sui contratti a termine da una parte e, dall'altro, con decreto, alleggerendoli sul lavoro interinale risulta evidente che la “migrazione” dei contratti a termine non sarà verso il lavoro a tempo indeterminato.
2 – Si peggiorano le condizioni per il lavoro somministrato liberalizzando gli accessi con il superamento delle causali e i tetti previsti dai contratti per una molto ampia fattispecie di di lavoratori (in cig, svantaggiati, molto svantaggiati ecc.) dando la possibilità alla contrattazione di fare peggio.
3 – si supera, nella sostanza, il principio della parità di trattamento dei lavoratori somministrati con i lavoratori dell'impresa committente per un'altrettanta moltitudine di lavoratori.
Il contrasto con la Direttiva Europea e la Costituzione è evidenziato nella nota che pubblichiamo in allegato redatta per l'Ufficio Giuridico da Amos Andreoni.
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