22 marzo 2012

Cgil Catania: Mercato del lavoro: “Trovarci pronti a dare una risposta anche in termini di protesta”

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Nei prossimi dieci giorni anche i lavoratori catanesi saranno al centro di una massiccia opera di informazione sulla trattativa tra il ministro Fornero e la Cgil. A breve scatteranno assemblee, attivi, incontri, sulla vertenza più delicata degli ultimi anni sul fronte del mercato del lavoro. “Dobbiamo trovarci pronti a dare una risposta al Governo, anche in termini di protesta”, spiega Angelo Villari, che stamattina ha partecipato all'attivo dei quadri e delegati della Cgil. All' ordine del giorno, la "Trattativa sul mercato del lavoro: situazione politico sindacale in Sicilia e a Catania", insieme a Serena Sorrentino, segretaria della CGIL nazionale che ha concluso i lavori, Mariella Maggio segretaria generale CGIL Sicilia, ed i segretari confederali e di categoria.

Per Villari, “la situazione a Catania è sempre più preoccupante a partire dal settore agricolo: siamo già dentro il baratro, poiché alla crisi economica si sono aggiunti i danni del maltempo che hanno letteralmente distrutto la produzione, messo in ginocchio l'intero settore e diminuito le giornate di lavoro degli operai”.

Altra questione: la Cgil di Catania segnala che il contesto sociale continua a degradarsi, “eppure la volontà di applicare l'aliquota massima IMU ai Comuni è fortissima. Eppure deve essere chiaro che se anche le fasce più deboli, o i dipendenti a basso reddito, verranno colpiti dalla tassazione troppo alta, la ripresa non avverrà mai”.

E intanto, gli altri settori non vanno meglio. “In St Microelectronics e nel sistema aeroportuale scatta la cassa integrazione, la 3Sun non parte, la Pfizer non gode di ottima salute e il commercio rimane in stato di grave difficoltà- aggiunge il segretario confederale Giacomo Rota- Il dialogo con la politica locale? Complessivamente difficile. Il centro destra fa finta di non vedere la crisi, il PD è più attento ma è in difficoltà a causa di un governo che non riesce a coniugare equità e risanamento”.

Cosa succederà, dunque? Le prossime ore saranno fondamentali per l'esito della vertenza nazionale. Serena Sorrentino ricorda che “la Cgil ha sottolineato al ministro che la riforma del mercato del lavoro non crea occupazione ma ridefinisce la qualità delle condizioni di lavoro. Chiediamo tre cose: di ridurre le forme di precarietà e di cancellare quelle forme che sono sinonimo di abuso e sfruttamento, nonché di dare garanzie maggiori. Ciò sarà possibile aumentando il costo del lavoro flessibile e rendendo il lavoro a tempo indeterminato e l'apprendistato, le forme con cui si entra nel mercato del lavoro. Chiediamo una forma di ammortizzatori sociali che dia certezza di risorse, non soltanto per affrontare l'attuale crisi, che è poi quella più importante che l'Europa ha conosciuto e che da quello che intuiamo, non lascia a spazio a garanzie. Ma chiediamo anche una forma di ammortizzatori che guardi al futuro, in modo tale che estenda ai diritti a chi oggi non li ha, garantendo il terziario, i precari e i lavoratori dei servizi. Pensiamo infine che il problema fondamentale del mercato del lavoro non sia di certo l'articolo 18, che non ha una funzione deterrente verso i licenziamenti. Ha, semmai, una funzione di civiltà. Limita i licenziamenti e gli abusi sul posto di lavoro, garantendone il reintegro quando non ci sia stata la “giusta causa”.

Insomma, ci vuole un piano sulla crescita, e dunque la creazione di nuove opportunità di lavoro. E la Sicilia? Spiega Mariella Maggio: “Dopo la manifestazione del 1 marzo abbiamo incontrato il ministro Barca venuto nell'Isola per costituire una task force. Speriamo che questo ci dia la possibilità di rimodulare risorse e creare un'inversione di tendenza. C'è un altro dato importante: l'accordo sugli ammortizzatori sociali in deroga che in Sicilia non si è chiuso. Il governo pensa che le risorse debbano diminuire . E' inaccettabile. La crisi qui in Sicilia morderà sempre di più nei prossimi anni. Non possiamo lasciare che la povertà aumenti”.


NOTA A MARGINE

Nella foto Serena Sorrentino (Segreterio Confederale Nazionale CGIL)