- Roma 23/3/2012 -
A seguito della richiesta fatta il 16 marzo u.s. da SLC CGIL e FAILP CISAL si è tenuto ieri il previsto incontro con Poste Italiane, presso l’Unione Industriali di Roma, per affrontare il tema relativo al rinnovo delle RSU/RLS.
Abbiamo ancora una volta, anche in quella sede sollecitato l’avvio delle procedure utili per addivenire nel più breve tempo possibile al rinnovo stesse, scadute ormai da dicembre 2011, rendendoci disponibili per definire velocemente gli adempimenti necessari con l’obiettivo di restituire il più importante strumento di democrazia ai lavoratori prima delle ferie estive.
Abbiamo fatto presente il fatto che da una nostra ricognizione delle attuali unità produttive solo il 5% delle stesse ha subito una modifica , ragion per cui le modificazioni necessarie ad un adeguamento delle attuali, e del protocollo che regolamenta le elezioni , potrebbe essere garantito con un impegno sostenuto tra tutte le OO.SS ed effettuato in tempi brevi.
Ci siamo trovati di fronte invece ad una posizione precostituita e pregiudiziale della Cisl e delle altre tre organizzazioni che, immaginando un percorso che lega le elezioni ad una miriade di modifiche della procedura elettiva, vorrebbero collocarle in un periodo incerto che va da novembre di quest’anno al 2013!
Siamo francamente rimasti sorpresi da questa rigidità, tenuto conto che 4 anni fa, la stessa SLP CISL, in un momento di grande tensione tra OO.SS. ha sostenuto, con grande saggezza che “…è’ proprio nei momenti più difficili che dobbiamo rivolgerci ai lavoratori. Il loro voto, a scrutinio segreto, potrebbe aiutarci a capire tante cose… Per questo noi andremo a votare per le RSU in Poste Italiane…”.
Di fronte alla posizione espressa dalla SLP CISL e delle altre tre OO.SS., abbiamo dunque ribadito che gli interessi generali dei lavoratori vengano prima di tutto, motivo per cui, pur avendo auspicato di poter avviare un percorso comune che coinvolgesse tutte le organizzazioni sindacali firmatarie del contratto, abbiamo dovuto registrare l’ennesima chiusura da parte di chi ha un’idea della rappresentanza e della democrazia diversa dalla nostra.
Per onore della cronaca, è giusto ricordare che già 3 mesi prima della naturale scadenza delle RSU, ad ottobre 2011, la nostra Organizzazione aveva dato la propria disponibilità a lavorare unitariamente per consentire ai lavoratori di eleggere la propria rappresentanza sindacale dentro Poste Italiane, perché eravamo e siamo convinti che l’esercizio della democrazia non possa rimanere sospeso solo perché 4 OO.SS. hanno una opinione diversa su un argomento (clausola compromissoria e collegato lavoro, per essere chiari).
Purtroppo però non ricevemmo alcuna risposta.
Per cui porre puntualmente il tema della revisione del regolamento tutte le volte che si deve votare, per poi infischiarsene negli anni successivi o quando qualcuno la propone, è quanto meno sospetto.
Se l’obiettivo delle 4 OO.SS. fosse stato realmente quello di lavorare per aggiornare il vecchio accordo sulle RSU i tempi sarebbero stati abbondantemente sufficienti.
Ma allora era più importante guardare ad altri interessi, perseverare su una posizione che alimentava fratture, chiedendo tavoli separati a tutti i livelli. Tanto i lavoratori avrebbero aspettato…
Beh, noi crediamo che questo non sia giusto!
E speravamo a questo punto di trovare la stessa CISL che, sempre 4 anni fa, per sostenere l’importanza del voto a prescindere da qualsiasi operazione di “manutenzione” dell’accordo allora in vigore dichiarava: “…ognuno si sente nel giusto e ognuno ha il diritto di pensarlo. In alcuni momenti divergono le ragioni politiche dello stare insieme e quindi le strategie…tutti rappresentiamo in misura diversa i lavoratori… forse potrebbero essere i lavoratori, col loro voto, a spingerci verso riflessioni da cui tutti oggi rifuggiamo”.
Ci aspettavamo un po’ di coerenza!
p. La Segreteria Nazionale
Barbara Apuzzo