30 marzo 2012

Tiscali: licenziati per scarso rendimento, protesta la Slc

- www.rassegna.it -

"E’ con viva preoccupazione che apprendiamo la decisione di Tiscali di licenziare due lavoratori per scarso rendimento". Lo afferma una nota della segreteria nazionale del sindacato della comunicazione Slc Cgil.

"Anni di vuota retorica sui presunti fannulloni - prosegue il sindacato - un confronto sul nuovo modello di mercato del lavoro evidentemente sbilanciato a favore delle aziende e focalizzato sulla flessibilità in uscita come presunto elemento indispensabile per una ripartenza dell’economia stanno, purtroppo, iniziando a produrre frutti amari".


La Slc così prosegue: "Colpisce, del provvedimento di risoluzione dei contratti, finanche la terminologia: 'licenziamento in tronco'. Colpisce la valutazione della produttività come mera contabilità, svuotandola così di qualsiasi valore e riducendola a solo strumento di controllo e punizione, astraendo il lavoro dalle condizioni nelle quali si svolge: organizzazione aziendale, difficoltà tecniche e logistiche. Noi pensiamo che l’Italia, il settore delle Tlc, Tiscali stessa abbiano bisogno di ben altro per tornare a crescere".


"Se qualcuno in azienda pensa di dare, in questo modo, un segnale del cambiamento - sottolinea la nota sindacale - dell’aria sbaglia di grosso. La dirigenza di Tiscali pensi piuttosto a lavorare per la realizzazione di un piano industriale che faccia uscire l’azienda dalla situazione di difficoltà nella quale si trova".


La Slc Cgil - conclude la nota - "è impegnata in ogni luogo di lavoro, a partire da Tiscali, per difendere il diritto al reintegro di fronte ai licenziamenti illegittimi, per respingere un’ idea che avvicina il lavoro ad una merce, il lavoratore ad un peso di cui potersi liberare in qualunque momento in nome della riduzione dei costi".