Dal 28 al 30 gennaio 2013 si sono svolte le assemblee sindacali unitarie nella realtà ASA del Piemonte, in merito alla proposta aziendale di modifica della turnazione esistente. E’ emersa, in tutte le sedi piemontesi in modo forte, la volontà dei lavoratori di opporsi con fermezza a questa proposta unilaterale aziendale, che prevede orari fortemente penalizzanti per i lavoratori.
Evidenziamo, per chiarezza, che l’azienda, in data 10 gennaio 2013, aveva convocato le OO.SS. piemontesi ad un incontro territoriale in merito, non partecipato dalle stesse, in quanto lo stato delle relazioni sindacali era sospeso a tale data, in virtù della mancata conclusione della trattativa del rinnovo del Contratto Nazionale di Settore e poiché gli orari di ASA sono gestiti sindacalmente ed aziendalmente a livello nazionale. Pertanto, in materia è competente il “tavolo” nazionale.
Si evidenziano le criticità comuni alle realtà HOME, OFFICE e CUSTOM: L’inserimento della pausa rigida di un’ora, senza possibilità di recupero della stessa, di almeno 30 minuti all’uscita. È evidente che, a parità di ore lavorate, il servizio prolunga la sua estensione nel corso della giornata; Il forte trascinamento delle percentuali di presenza negli orari pomeridiani e serali; L’inserimento del turno 11.00/19.38 con un’ora di pausa obbligatoria,questo turno si sovrappone praticamente a quello successivo (12.22/20.00), rendendolo superfluo; Le aliquote massimali relative alle ferie sono inadeguate rispetto alle esigenze dei lavoratori.
L’azienda chiede ai lavoratori flessibilità, ma si pone in modo rigido anche di fronte alla Loro disponibilità.
Il lavoro risulta sempre meno “specialistico” e sempre più cottimizzato.
Più nel particolare, per quanto attiene HOME: L’eliminazione delle coperture festive domenicali, conseguenti alla nuova turnistica 8.00-20.00 comporta un ulteriore sacrificio economico per i lavoratori; I sabati di presenza, sono aumentati per una percentuale del 63%. A seguito di questo, i lavoratori avranno a disposizione un week-end al mese, e questo colpirà, in modo irrimediabile, soprattutto le famiglie con figli, sconvolgendone le abitudini connesse alla pausa di fine settimana per le cure parentali e per gli impegni extra-lavorativi; Ci sono pervenute notizie di possibili esternalizzazioni di attività.
In merito ad OFFICE e CUSTOM: E’ stata eliminata la possibilità di ingresso flessibile (8-9); E’ stata eliminata la possibilità di usufruire dei riposi LL anche al lunedì, cosa che l’azienda esclude in base a supposte “curve di traffico”; Il turno del sabato 12.22-20.00 risulta inadeguato, tenuto conto dell’andamento dell’attività attuale; Esistono numerose richieste di trasferimento, formulate soprattutto dai lavoratori di Via Ardigò, inevase, tema già più volte sollevato all’azienda dalle OO.SS; La formazione non è esaustiva, ovvero i relativi corsi durano pochi giorni e non esauriscono completamente le tematiche trattate. L’azienda sta forse tentando di risparmiare anche sulla formazione, in reparti in cui l’aggiornamento della professionalità dei lavoratori è un dato indispensabile???
Le proposte avanzate dai lavoratori e dalle OO.SS. sono così articolate: Mantenimento flessibilità in ingresso e pausa pranzo; Eliminazione turno 11.00/19.38; In merito alle ferie, incrementare i massimali delle aliquote per i mesi di giugno-luglio-agosto-settembre; Fornire il rotativo e, quindi, la matrice turni relativa, ad ogni lavoratore; Per HOME: prevedere la diminuzione della % dei sabati lavorativi dal 63% proposto al 40%, inoltre, è richiesto che i sabati lavorativi siano prevalentemente orientati alla fascia mattutina,,in modo da recuperare almeno parzialmente la giornata; Per quanto attiene la pausa pranzo, riportarla a 30 minuti per tutti i turni. Inoltre, il risicato numero di lavoratori in LL nella giornata di lunedì, fa si che non ci siano mai 2 gg di riposo adiacenti. Per OFFICE e CUSTOM: eliminazione del turno 12.22-20.00 relativo al sabato e la possibilità di usufruire della LL anche il lunedì oppure in alternativa di usufruirne nella settimana successiva al sabato lavorato.
Non ci pare assolutamente chiara la direzione che l’azienda intende intraprendere, in merito ai lavoratori di ASA, pertanto, ci è indispensabile avere al più presto, un confronto in merito, non appena la trattativa per il contratto nazionale lo permetterà.
I lavoratori ASA del Piemonte con le OO.SS. unitarie, pertanto, diffidano l’azienda dall’attivare tali orari unilateralmente e proclamano, da subito, LO STATO DI AGITAZIONE. Le scriventi RSU consigliano i lavoratori di svolgere, esclusivamente, le attività previste dalla propria mansione, evitando di fornire ulteriore disponibilità.
Nel caso in cui l’azienda decida unilateralmente di applicare tali orari, senza un dovuto incontro, a livello nazionale di discussione ed approvazione sindacale e con tutti i lavoratori, procederemo all’apertura delle procedure di raffreddamento ed alla successiva dichiarazione di sciopero.
RSU SLC-CGIL – FISTEL-CISL – UILCOM-UIL
Telecom Piemonte