21 febbraio 2013

La posizione dei sindacati su Telecom Italia Caring Services

Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil hanno dichiarato che sono disponibili a lavorare a patto che le attività di Caring Services rimangano nel perimetro di Telecom Italia. Giudica impraticabile la societarizzazione della divisione del Caring Services e ha invitato l’Azienda a ripensarci se vuole veramente ricercare con il Sindacato un piano di condivisione per l’ottimizzazione dei costi di struttura. Ogni intervento deve essere finalizzato al mantenimento per il futuro delle attività nel perimetro di Telecom, unica strada praticabile per condividere con i lavoratori e con il Sindacato un processo di efficientamento e d’incremento di produttività in un forte contesto competitivo.
Se Telecom scioglie positivamente la riserva sulla societarizzazione, Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil si rendono disponibili ad affrontare i temi di riorganizzazione del Caring e della Open Access e a discutere delle altre aziende del Gruppo.
Gli strumenti della mobilità volontaria e della solidarietà sono già sperimentati è necessario in un contesto di criticità occupazionale e a fronte di un accordo quadro di tutela del lavoro e del perimetro di Gruppo che contenga anche certezza su quali attività e con che tempi si procederà a reinternalizzare lavoro per garantire tutti i dipendenti del gruppo Telecom.
Bisogna analizzare con cautela il tema della razionalizzazione delle sedi e tutelare i lavoratori evitando mobilità territoriali, ricercando soluzioni non penalizzanti per le donne, portatori di Handicap e introducendo il concetto della volontarietà sull’utilizzo del telelavoro, dei turni spezzati e degli altri strumenti di forte impatto sulla vita delle persone.
E’ necessario aprire un confronto serio insieme al coordinamento delle RSU, senza pregiudiziali della parte aziendale ad ascoltare le soluzioni proposte dal Sindacato che possono raggiungere gli stessi obiettivi, con il consenso dei lavoratori. Bisogna evitare di
procedere unilateralmente com’è avvenuto sulla ricollocazione delle Staff!
Allora, dopo l’illustrazione del piano di riorganizzazione, per Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil, la decisione a procedere a un processo condiviso rimane nelle mani dell’Azienda che deve sciogliere la riserva sulla societarizzazione della Caring.
Poi sarà il confronto con le Segreterie Nazionali e il Coordinamento RSU a determinareprocessi di riorganizzazione, efficientamento e produttività e la sostenibilità della nuova organizzazione del lavoro proposta dall’Azienda.
Le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL

Telecom Italia riorganizza i call center, Telecom Italia Caring Services


 I sindacati lanciano l'allarme: "Pronti a trattare, ma si escluda lo scorporo delle attività"
Telecom Italia punta a riorganizzare i call center. Nell’ambito della trattative più ampie per la firma del contratto azienda, l’operatore ha presentato ai sindacati un piano di riorganizzazione per il biennio 2013-2014. Il piano prevede la riorganizzazione dell’area della Caring Services (Customer Operations) con la trasformazione dell’attuale divisione in una società del Gruppo ed è finalizzato all’efficientamento, al recupero di produttività e alla riduzione dei costi complessivi di struttura.
Telecom Italia intende agire sulla razionalizzazione delle sedi, modifica dell’organizzazione del lavoro e efficientamento produttivo. Le attuali sedi di Caring sono 125 sparse sul territorio nazionale in 81 città; a fine piano la struttura dovrebbe essere presente in 27 città e in 31 immobili. Il piano si articolerà nel 2013 con l’accorpamento delle pluri-sedi nella maggiori città e nel 2014 con la chiusura di tutte le piccole sedi con meno di 50 dipendenti, con il ricorso al telelavoro. Inoltre si prevede un efficientamento produttivo anche sulla Rete e altre Società minori del Gruppo attraverso modifiche dell’organizzazione del lavoro e dei processi di razionalizzazione delle attività.
Tra 15 giorni un nuovo incontra tra Telecom Italia e i sindacati.