06 febbraio 2013

Telecom Italia, Bernabè: "Centrati i target nonostante la crisi"


Chiude con fatturato stabile il 2012 del gruppo Telecom Italia. I ricavi dell’esercizio 2012 ammontano a 29.503 milioni di euro, in calo dell’1,5% rispetto all’esercizio 2011 (29.957 milioni di euro); la riduzione di 454 milioni di euro è prevalentemente dovuta alla Business Unit Domestic a cui si contrappone l’incremento relativo alla Business Unit Argentina (+564 milioni di euro) e alla Business Unit Brasile (+134 milioni di euro). In termini di variazione organica i ricavi consolidati registrano un incremento dello 0,5% (+151 milioni di euro).
In dettaglio, la variazione organica dei ricavi è calcolata escludendo l’effetto delle variazioni dei cambi pari a -569 milioni di euro, prevalentemente relativo alla Business Unit Brasile (-535 milioni di euro) e in maniera meno significativa alla Business Unit Argentina (-55 milioni di euro) e ad altre società del Gruppo (+21 milioni di euro); l’effetto della variazione di perimetro di consolidamento (-14 milioni di euro) principalmente riferibile alle cessioni delle partecipate Loquendo (Business Unit Domestic) avvenuta il 30 settembre 2011 eMatrix (Altre Attività) avvenuta il 31 ottobre 2012; l’effetto di una riduzione di ricavi pari a 22 milioni di euro dovuta alla chiusura di controversie commerciali con altri operatori.
L’Ebitda è pari a 11.665 milioni di euro e diminuisce, rispetto all’esercizio precedente, di 506 milioni di euro (-4,2%), con un’incidenza sui ricavi del 39,5% (40,6% nell’esercizio 2011). In termini organici l’Ebitda si riduce di 246 milioni di euro (-2,0%) rispetto all’esercizio precedente e l’incidenza sui ricavi registra una flessione di un punto percentuale, passando dal 41,2% nell’esercizio 2011 al 40,2% nell’esercizio 2012, a causa del maggior peso dei ricavi del Sud America, la cui marginalità è inferiore a quella del Business Domestico, nonché dell’incremento del fatturato per terminali mobili, finalizzato ad una maggiore penetrazione dei servizi dati.
Gli investimenti industriali sono pari, nell’esercizio 2012, a 5.196 milioni di euro, di cui 3.072 milioni di euro relativi alla Business Unit Domestic, e presentano un decremento rispetto all’esercizio 2011 pari a 899 milioni di euro.
"La continua ricerca di efficienze ha permesso al gruppo di chiudere l’esercizio 2012 con risultati operativi in linea con gli obiettivi prefissati", ha commentato Franco Bernabè, presidente di Telecom Italia. "Tali risultati sono ancora più significativi, perché ottenuti in un contesto economico molto complesso e condizionato dalla recessione ancora in atto e dal conseguente contesto di mercato in Italia, e dal rallentamento della crescita in Brasile ed Argentina. Il gruppo prosegue nel processo di riduzione dell’indebitamento grazie ad una solida generazione di cassa, che dovrà contribuire alla necessità di sviluppo delle infrastrutture di rete in Italia e all’estero, un impegno che riteniamo fondamentale”. I risultati definitivi saranno diffusi il prossimo 7 marzo.
In particolare la Business Unit Domestic registra una flessione di 1.113 milioni di euro. Escludendo gli investimenti dell’esercizio 2011 inerenti l’acquisizione di diritti d’uso delle frequenze di telefonia mobile LTE (1.223 milioni di euro), la variazione sarebbe stata positiva di 110 milioni di euro attribuibile in particolare all’avvio dei piani realizzativi delle reti di nuova generazione (rete LTE e fibra) in parte compensato dal minor fabbisogno per attività di delivery su nuovi impianti in relazione al rallentamento e contrazione delle dinamiche commerciali sugli accessi del Fisso.
La Business Unit Brasile registra un incremento di 210 milioni di euro (comprensivo di un effetto cambio negativo per 94 milioni di euro), riferibile all’acquisizione dei diritti d’uso delle bande di frequenza per la telefonia mobile di quarta generazione (4G) (145 milioni di euro) nonché agli investimenti dedicati anche allo sviluppo della qualità dell’infrastruttura di rete.
La Business Unit Argentina evidenzia investimenti industriali in linea con il precedente esercizio (+1 milione di euro già comprensivo di una differenza cambio negativa pari a 9 milioni di euro). Oltre che ai costi di acquisizione della clientela, gli investimenti sono stati indirizzati all’ampliamento e all’upgrade dei Servizi a banda larga al fine di migliorare la capacità trasmissiva ed aumentare la velocità d’accesso offerta ai clienti, all’accesso fisso tradizionale per soddisfare la domanda e al Backhauling per sostenere lo sviluppo dell’accesso mobile. Inoltre, Telecom Personal ha investito principalmente nell’aumento di capacità e ampliamento della rete 3G per sostenere la crescita di Internet mobile.
L’operating free cash flow è pari a 6.466 milioni di euro, in aumento di 699 milioni di euro rispetto al 2011 (5.767 milioni di euro), contribuendo positivamente alla riduzione dell’indebitamento finanziario netto.
In particolare l’indebitamento finanziario netto rettificato al 31 dicembre 2012 è pari a 28.274 milioni di euro, in diminuzione di 2.140 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2011 (30.414 milioni di euro).
Nel quarto trimestre 2012 l’indebitamento finanziario netto rettificato è diminuito di 1.211 milioni di euro rispetto a fine settembre 2012; in particolare, la generazione di cassa operativa ha ampiamente assorbito il fabbisogno derivante dal versamento di imposte sul reddito per circa 700 milioni di euro.
Il margine di liquidità al 31 dicembre 2012 ammonta a 16,14 miliardi di euro (14,7 miliardi di euro a fine 2011) ed è costituito da liquidità per 8,19 miliardi di euro (7,72 miliardi di euro al 31 dicembre 2011) e dalle linee di credito committed non utilizzate per un importo complessivo pari a 7,95 miliardi di euro (7 miliardi di euro a fine 2011). Tale margine consente la copertura delle Passività Finanziarie in scadenza nel corso dei prossimi 18-24 mesi.
ricavi Domestic, pari a 17.884 milioni di euro (18.991 milioni di euro nel 2011), si riducono del 5,8% in termini reported e del 5,8% in termini organici.
In uno scenario congiunturale in peggioramento e in un contesto di mercato caratterizzato da forti dinamiche di riduzione delle tariffe (sui servizi tradizionali) e da tensioni competitive, la flessione dei ricavi risente anche dell’entrata in vigore del nuovo listino di terminazione su rete mobile (MTR) - che prevede una riduzione della tariffa del 53% (da 5,3 a 2,5 centesimi di euro) - nonché dell’introduzione a livello Europeo di un tetto (cap) sul prezzo del traffico in roaming.
In questo contesto, la performance dell’anno, in termini di variazione organica rispetto all’esercizio precedente, presenta una riduzione del 5,8% rispetto al 2011. Tale flessione è in particolare attribuibile alla contrazione dei ricavi sui servizi tradizionali solo in parte recuperata con lo sviluppo di servizi innovativi, soprattutto su Broadband Fisso e Mobile Internet.
I ricavi Core Domestic sono pari a 16.933 milioni di euro e si riducono del 6,4% (18.082 milioni di euro nel 2011). La flessione in termini organici è del 6,2%. Rispetto al 2011 il segmento Consumer presenta nel 2012 una riduzione dei ricavi pari a 333 milioni di euro (-3,6%) e conferma complessivamente una performance in recupero rispetto alla riduzione registrata nell’esercizio 2011 grazie, in particolare, alla stabilizzazione dell’erosione dei ricavi voce (sia Fisso che Mobile), al forte sviluppo dei ricavi da Browsing ed alla crescita dei ricavi da vendita di devices (+118 milioni di euro, +35,4%), soprattutto quelli abilitanti al Mobile Internet. La contrazione dei ricavi rispetto all’esercizio 2011, interamente attribuibile ai ricavi da servizi (-451 milioni di euro, -5,1%), è riconducibile, oltre che alla citata riduzione delle tariffe di terminazione, alla contrazione dei servizi tradizionali di Fonia e Messaging, in parte compensata dallo sviluppo dei ricavi Internet Mobile (+70 milioni di euro, pari a +13,%) e da Accesso Broadband Fisso (+34 milioni di euro, pari a +3,6%).
Il segmento Business registra nel 2012 una riduzione dei ricavi rispetto al 2011 di 287 milioni di euro (-9,4%). Tale flessione è prevalentemente attribuibile alla flessione della customer base (-6,6% rispetto al 2011 sul Fisso e -4,8% sul Mobile escludendo le linee solo dati) e ad una flessione dell’Arpu (ricavo medio per cliente) sui servizi voce.
Il segmento Top presenta nel 2012 una riduzione dei ricavi rispetto al 2011 pari a 427 milioni di euro (-12,1%). In particolare, sui ricavi da servizi la diminuzione è pari a 260 milioni di euro (-8,6%) prevalentemente attribuibile ad una flessione dei prezzi sui servizi tradizionali voce e dati, solo in parte compensata dallo sviluppo di servizi innovativi, in particolare Internet Mobile.
Il segmento Wholesale presenta nel 2012 una riduzione rispetto al 2011 dei ricavi di 52 milioni di euro (-2,5%) determinata in misura prevalente dai minori ricavi dei servizi di trasporto e interconnessione, solo in parte compensati dalla crescita dei servizi di accesso in favore degli operatori alternativi.
I ricavi del 2012 di International Wholesale (gruppo Telecom Italia Sparkle) sono pari a 1.393 milioni di euro, stabili rispetto all’esercizio precedente. Nel corso dell’esercizio sono proseguite le azioni di razionalizzazione basate su un approccio sempre selettivo in termini di qualità del portafoglio clienti e di raccolta del traffico. L’andamento dei ricavi dei business Fonia (+1,4%) e IP/Data (+5,8%) ha consentito di contenere la contrazione registrata negli altri segmenti di business in particolare la clientela multinazionale (-10%).
Ricavi Telecomunicazioni Fisse

L’andamento dei ricavi delle principali aree di business è il seguente: 2012
Preliminary
2011
Variazioni
(milioni di euro)
peso %
peso %
assolute
%
Fonia Retail
5.296
41,4
5.689
42,2
(393)
(6,9)
Internet
1.605
12,5
1.621
12,0
(16)
(1,0)
Business Data
1.414
11,1
1.621
12,0
(207)
(12,8)
Wholesale
4.057
31,7
4.155
30,8
(98)
(2,4)
Altri
417
3,3
403
3,0
14
3,5
Totale Ricavi Telecomunicazioni Fisse
12.789
100
13.489
100
(700)
(5,2)


Ricavi Telecomunicazioni Mobili

L’andamento dei ricavi delle principali aree di business è il seguente: 2012
Preliminary
2011
Variazioni
(milioni di euro)
peso %
peso %
assolute
%
Fonia Uscente
3.278
49,6
3.600
50,6
(322)
(8,9)
Fonia Entrante
826
12,5
1.117
15,7
(291)
(26,0)
VAS
2.041
30,9
2.038
28,6
3
0,1
Terminali
470
7,0
359
5,1
111
30,9
Totale Ricavi Telecomunicazioni Mobili
6.615
100,0
7.114
100,0
(499)
(7,0)

I ricavi sono pari a 16.940 milioni di euro, in diminuzione di 1.105 milioni di euro (-6,1%) rispetto all’esercizio 2011. Tale risultato risente della fisiologica contrazione dei ricavi da business tradizionali nei segmenti Consumer (-3,6%), Business (-9,4%), Top (-12,4%) e National Wholesale (-2,4%). Si segnala tuttavia una positiva dinamica sia dei ricavi da vendita dei terminali, sia dei ricavi da servizi BroadBand Fisso e Mobile nel segmento Consumer.
L’Ebitda è pari a 8.453 milioni di euro e diminuisce di 483 milioni di euro (-5,4%) rispetto all’esercizio 2011. La variazione organica dell’Ebitda è negativa del 5% (-449 milioni di euro). L’incidenza dell’Ebitda sui ricavi è cresciuta dal 49,5% del 2011 al 49,9% del 2012; a livello organico l’incidenza sui ricavi è pari al 50,7% (50,1% nel 2011).