06 giugno 2011

Poste ancora nel caos. Magri (Agcom): Paralisi inaccettabile

Iniziato mercoledì primo giugno, è proseguito per il resto della scorsa settimana, e migliaia di utenti non hanno potuto effettuare né prelievi né pagamenti (o altri tipi di operazioni) agli sportelli postali disseminati per tutto il territorio italiano.


Il disservizio è stato causato da un problema al sistema informatico legato a Poste Italiane, il quale, per ragioni non ancora del tutto chiarite, è andato in tilt, bloccando qualsiasi tipo di servizio.


Le Associazioni dei consumatori sono subito intervenute chiedendo il rimborso dei disservizi cui hanno dovuto far fronte gli utenti. Secondo Federconsumatori e Adusbef il caos e i disservizi non possono essere addossati sulle spalle degli utenti, specie migliaia di pensionati che ritirano la pensione per poterla impegnare (in parte) per pagare bollette ed utenze.


"Gli utenti che hanno fatto code chilometriche che arrivavano in strada di uffici postali andati in tilt, con migliaia di cittadini costretti ad attendere ore ed ore nella speranza di inviare una raccomandata, ritirare la pensione o accedere al proprio conto, con la promessa vana di un urgente riavvio di alcuni terminali che funzionavano a singhiozzo, mentre altri risultavano del tutto bloccati, devono essere immediatamente risarciti", scrivono le Associazioni dei consumatori.


Nonostante le rassicurazioni dei giorni scorsi da Poste italiane sulla risoluzione dei problemi, grosse difficoltà si registrano anche oggi per il sistema informatico che gestisce le operazioni agli sportelli, dai servizi postali all'erogazione delle pensioni. E così, dopo la levata di scudi delle associazioni dei consumatori, oggi è sceso in campo anche Luigi Magri, commissario dell'Agcom: "Non è accettabile il perdurare dell’incredibile disservizio che sta ancora paralizzando gran parte del sistema informatico di Poste Italiane - dice Magri - Non è accettabile che tali problemi perdurino e non è accettabile che non vi sia una chiara disanima degli avvenimenti individuando le specifiche responsabilità. Nell’era della tecnologia e della comunicazione simili incredibili episodi minano non solo la capacità di garantire un pubblico servizio, ma anche la credibilità di chi dovrebbe garantirlo".


Magri precisa di aver fatto tali dichiarazioni "sollecitato da numerosi cittadini che lamentavano un profondo stato di disagio", aggiungendo che "l'Agcom non ha competenza di vigilanza su Poste Italiane e non ho mai affermato il contrario. Ritengo comunque che in questo momento il fatto che non esista un effettivo esercizio di vigilanza sui Servizi postali rende la situazione criticabile - prosegue il commissario - Non è infatti ancora operativa l’Agenzia nazionale di regolamentazione del settore postale mentre, a differenza degli altri Paesi europei, tali competenze non sono state affidate all’Agcom, organismo indipendente che avrebbe svolto tali funzioni senza ulteriori spese per lo Stato".



"Non c'è linea, computer a singhiozzo, non si assicurano i servizi postali". Questo il contenuto dei cartelli spuntati un po' dappertutto negli uffici postali, alle prese con l'erogazione delle pensioni. Lunghissime le file agli sportelli, moltissimi gli anziani in coda per la riscossione delle pensioni. Nei giorni scorsi le Poste avevano spiegato che l'inconveniente era dovuto al "malfunzionamento del software sui sistemi centrali Ibm sui quali appoggiano le attività degli uffici postali". Non mancano i casi di chi si è recato in più uffici postali, nel tentativo di trovarne qualcuno in funzione e di chi ha denunciato al personale degli uffici postali di non riuscire neppure a prelevare denaro col bancomat.