Care/i compagne e compagni,
il giorno 16 giugno u.s., il Tribunale di Roma ha condannato la società Festa per comportamento antisindacale, ordinando di applicare il CCNL del Commercio a tutti gli iscritti alla Filcams CGIL e a tutti quelli che, per fatti concludenti, hanno dimostrato di non accettare l’accordo aziendale, sostitutivo del CCNL, firmato dalla Fistel-Cisl.
Alla base della motivazione oltre al non aver informato la RSA della CGIL della trattativa vi è anche e soprattutto il principio, già consolidato in giurisprudenza, per cui se “il patto modificativo (in questo caso il contratto aziendale con deroghe della Fistel-Cisl ndr) non fosse sottoscritto da tutte, ma soltanto da alcune delle organizzazioni sindacali che, all’origine, avevano sottoscritto il contratto collettivo, gli effetti di questo patto si dispiegherebbero soltanto nei confronti delle parti firmatarie, mentre l’accordo pre-esistente continuerebbe a produrre i propri effetti per chi lo aveva sottoscritto”.
Con questa sentenza si mette un serio stop al tentativo di svilire la funzione del CCNL, oggi in alcune aziende di call center che applicano il CCNL del terziario, domani magari nei call center che applicano il CCNL delle Tlc.
Ovviamente la vertenza proseguirà con l’impugnazione individuale delle trasferte da parte dei singoli lavoratori (trasferte usate a fini punitivi per costringere molti di loro ad accettare il nuovo contratto aziendale), ma un primo risultato importante è stato raggiunto.
Alla Filcams di Roma e ai lavoratori coinvolti da questa vertenza riconfermiamo tutta la nostra solidarietà e disponibilità a sostenerne le ragioni, politiche e sindacali.
Cordiali saluti.
p. la Segreteria Nazionale
Alessandro Genovesi
Slc Cgil Nazionale: Preoccupazione e sconcerto per l'accordo firmato da Fistel Cisl Nazionale e la società FESTA Srl
