VODAFONE: SLC-CGIL “LAVORATORI APPROVANO ACCORDO SU TUTELE NEL PASSAGGIO A ERICCSON. PREMIATI MERITO E PERCORSO DEMOCRATICO”
Con oltre l’85% di lavoratori consultati tramite il voto e con oltre il 64% di voti favorevoli l’ipotesi di accordo sulle tutele per i lavoratori Vodafone passati ad Ericsson è stata approvata”. Così dichiara in una nota Alessandro Genovesi, Segretario Nazionale di SLCCGIL.
“Pur rimanendo contrari all’operazione industriale e ritenendo, oggi più di ieri, che serve una nuova norma sulle cessioni di ramo d’azienda, snaturata dopo la legge 30 del 2003, con senso di responsabilità abbiamo trattato per dare il massimo di tutele occupazionali e normative tanto a chi è rimasto in Vodafone, tanto per chi è passato in Ericsson. In particolare ha premiato sia il merito dell’intesa che il metodo democratico di validazione prima del mandato a trattare, quindi di una specifica piattaforma, infine del voto di tutti i lavoratori impattati sull’ipotesi di accordo”.
“Come OO.SS e Coordinamento Nazionale delle RSU Vodafone – continua Genovesi – siamo soddisfatti dei risultati raggiunti per le tutele occupazionali e normative relative ai 335 esternalizzati, ribadendo la strategia sindacale di imporre “clausole sociali” che vincolino cedente e cessionario e per le garanzie industriali, occupazionali e sul perimetro relativamente alle aree interne a Vodafone. I punti salienti dell’accordo sono: la garanzia occupazionale di 5 anni con in più, al quarto anno, un incontro tra aziende e OO.SS per illustrare l’eventuale prosecuzione della partnership e le ricadute sul personale coinvolto (in sostanza la non licenziabilità dei dipendenti ceduti); la garanzia in caso di interruzione anticipata del contratto con Ericsson delle tutele occupazionali e normative per tutti i 335 lavoratori, secondo il principio per cui “i lavoratori seguono il lavoro”; gli incontri periodici (una volta l’anno) tra le due aziende e i sindacati per verificare l’applicazione dell’accordo, l’andamento del servizio e le condizioni dei lavoratori coinvolti; il mantenimento del Fondo Sanitario integrativo; il mantenimento dell’iscrizione al Fondo di Previdenza Telefonici per gli aventi diritto; l’anticipazione del PdR del 2012 nel mese di luglio 2011 pari al 70% del valore teorico base 100, con conguaglio nel mese di giugno 2012 sulla base degli effettivi risultati; la possibilità del telelavoro e il mantenimento degli assetti territoriali con specificazione degli ambiti comunali; il mantenimento degli accordi sindacali sulla reperibilità, sulle ferie ed i permessi in più, ecc. (sia rispetto al CCNL che agli accordi in Ericsson); la non assorbibilità del superminimo a fronte di nuovi aumenti contrattuali (non presente sull’accordo ma nelle lettere che verranno consegnate ai lavoratori e ribadito in una lettera ufficiale di Vodafone data ai sindacati); le garanzie sul piano industriale di Vodafone, sulle principali attività a partire dal customer, con almeno 60 assunzioni su tutto il perimetro aziendale ed un forte investimento sulla formazione. Questo ultimo punto anche come risposta alla mobilitazione e alla partecipazione dei colleghi di diversi call center e degli altri reparti della rete (progettazione e sviluppo) alla mobilitazione del sindacato”.