07 giugno 2011

Barbara Apuzzo: Poste Italiane, blocco della piattaforma informatica

Quanto accaduto nei giorni scorsi a causa dal blocco del sistema informatico centrale e il perdurare della pesante crisi in centinaia di uffici postali su tutto il territorio nazionale, ci impongono di sottolineare quanto grave e superficiale sia stato il comportamento di Poste Italiane nei confronti della propria clientela e dei lavoratori.

Il crash del sistema, aggravato dalla concomitanza festiva e dalle difficoltà d’implementazione (da noi più volte segnalate) ha mostrato tutta la debolezza di un sistema che non ha previsto nessun piano di emergenza per garantire ai cittadini i servizi essenziali come la riscossione delle pensioni o i pagamenti entro le scadenze del mese, con grosse ripercussioni sulla vita di tante famiglie.

Queste ultime non sono state neanche correttamente informate circa quanto stava accadendo, dal momento che le uniche dichiarazioni rilasciate alla stampa dall’azienda andavano sempre in direzione di un percorso di normalizzazione.

L’azienda aveva e ha invece il dovere di comunicare l’esatta dimensione del problema, dando informazioni dettagliate alla propria clientela, che si è trovata invece disorientata e spesso in grande difficoltà (ricordiamo che in questi giorni andavano pagate le pensioni INPS, che difficilmente superano i 500,00 euro mensili!).

In situazioni del genere, la comunicazione diventa prioritaria, anche perchè le lavoratrici e i Lavoratori di Poste Italiane non devono essere lasciati da soli da un Azienda incapace di diramare un semplice comunicato stampa liberandoli dal ruolo di parafulmine della clientela.

In tutto questo caos, infatti, le lavoratrici e i lavoratori di Poste italiane sono stati encomiabili, hanno sopportato lo stress accumulato sapendo di non essere responsabili di quello che stava accadendo e nonostante tutto, si sono interfacciati con tutta la clientela cercando nei limiti del possibile di fornire un servizio “normale”.

Come SLC CGIL siamo a reclamare secondo le previsioni contrattuali, quanto straordinariamente fatto da tutti gli addetti di Mercato Privati, compreso la malleva sugli eventuali errori dettati dal blocco nella fase contabile e di chiusura ufficio.

Inoltre riteniamo che il vero punto di debolezza di tutta questa situazione non sia imputabile solo ad una coincidenza di circostanze sfavorevoli (il crash, la festività, etc.), perché a queste e ad altre situazioni di emergenza si può e si deve far fronte dotandosi di un piano operativo alternativo.

Questo chiediamo all’azienda, un piano di emergenza da attivare in modo duraturo e risolutivo in caso di un nuovo guasto, affinché non avvengano più disastri di questa natura, anche per evitare che si deteriori ulteriormente il rapporto con il cliente.

Barbara Apuzzo

Segreteria Nazionale Area Servizi