L'efficientissimo direttore della Siae, dr. Blandini, ha disposto che in azienda non si applicano più gli accordi collettivi, compreso il contratto.
Non è nel suo potere, non lo può fare e dovrà fare un passo indietro per la reazione legittima del personale e perché chiederemo al giudice di fermare questo scempio, non solo giuridico.
Non sappiamo a cosa imputare questa iniziativa, se al confronto sindacale in atto oppure alle denuncia del sindacato sulla valorizzazione degli immobili di proprietà della Siae.
I contratti di lavoro possono solo essere rinnovati e non aboliti: ciò dovrebbe essere chiaro anche al direttore. E' evidente che tira una brutta aria. Una parte del paese intende azzerare non solo il sindacato, ma la personalità giuridica del lavoratore come soggetto che, attraverso la Costituzione, ha diritto pieno e libero alla contrattazione. C'è una visione proprietaria della Siae e questo è chiaro. Stia certo il Dr. Blandini, in questo smisurato e curioso potere non rientra di certo la disponibilità della vita delle persone.