13 giugno 2012

Duello Camusso Fornero a Ginevra


Il Segretario Generale della CGIL interviene sulla polemica sul numero delle persone che rischiano di rimanere senza stipendio, né pensione. Dopo le notizie di una relazione dell'Inps su circa 390mila persone coinvolte, di cui però solo 65mila coperte dal provvedimento del governo, il ministro Fornero attacca i vertici dell'istituto di previdenza. Per la CGIL è necessario riaprire subito un tavolo con il governo. » Camusso, pronti anche allo sciopero ci vuole una via d'uscita che sia uguale per tutti - Intervista su 'la Repubblica'» Camusso, responsabilità anche di Monti, deve trovare i soldi - Intervista su 'l'Unità'


"Questa reazione per cui di fronte ai dati ci sono dei colpevoli la trovo assolutamente intollerabile. Elsa Fornero avrebbe dovuto arrabbiarsi perche' ci abbiamo messo 7 mesi a sapere quanti erano" gli esodati, vale a dire 390mila. Lo ha detto il segretario generale della Cgil Susanna Camusso, a Ginevra per i lavori dell'assemblea
generale dell'Organizzazione internazionale del lavoro.

"E' intollerabile che l'Inps non fosse in grado di dire esattamente quali fossero le condizioni esatte di un problema del genere", ha aggiunto, "ancor piu' un governo tecnico dovrebbe pretendere la totale trasparenza".

"Esiste una relazione dell'Inps che stabilisce il numero degli esodati: 390mila 200", ha proseguito il segretario della Cgil, "le dichiarazioni del ministro Fornero di ieri sono l'opposto di quello che si dovrebbe fare. Il governo eviti di lanciarsi in invettive contro la trasparenza, si dedichi a trovare una soluzione". Infatti "la situazione e' esplosa, e non e' che il governo puo' prendersela con noi".

Il segretario della Cgil, Camusso poi aggiunge che "L'aggravamento della situazione
economica conferma che una politica di puro rigore non determina l'uscita del Paese dalla crisi. Continuiamo a vedere interventi con effetti recessivi". Ed aggiunge: "La riforma del lavoro non va nella direzione giusta, la scelta del governo di fare da solo, senza un confronto, non porta ad alcuna soluzione".
La reazione del ministro Fornero

"Io sono contenta di seguire una regola che mi pare di corretto comportamento". Quella per cui non si parla si cose italiane all'estero. Questa la risposta del ministro del Lavoro, Elsa Fornero, al segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, che oggi e' tornata a criticare la riforma del lavoro e la posizione dell'esecutivo in materia di esodati.

"Non devo necessariamente copiare i comportamenti altrui" ha detto la Fornero accompagnando la frase con un ampio gesto della mano: "Mi sembra di ricordare, anche se sono un politico-tecnico, che un buon comportamento sia di parlare
all'estero delle cose che riguardano l'economia internazionale, e in Italia di cose italiane. Sono quindi contenta di seguire una regola che mi pare di corretto comportamento".